garofano a.
lunedì 21 aprile 2014 08:52

E'un periodo brutto per scrivere ,la butto li per essere presente.

Ciao a tutti


Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

(o)accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

(oppure)all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

Si.. ti cercherò ancora
per urlare il mio perche'
di questo amore senza carezze
fabella
lunedì 21 aprile 2014 10:11
superincasinata ancora per le feste pasquali
garofano a., 21/04/2014 08:52:


E'un periodo brutto per scrivere ,la butto li per essere presente.





mi premere rispondere a te un momento. poi da domani lo farò con gli altri...

noi che amiamo scrivere poesia, siamo proprio tutti uguali. e i momenti di aridità poetica ci percorrono un po' come il deserto. il nostro secondo mondo, peraltro importantissimo, si disidrata. quello che vorrei trasmettere, è che anche in poesia c'è una palestra che ci può servire in questi momenti, alleviarci, entusiasmarci. ed è la scrittura in rima, che si presta al gioco senza quel transfert superiore che manca per trovarci immersi nella poesia che siamo abituati a scrivere

allora perché non mettere a frutto questi momenti. qui c'è spazio per accogliere tutto e abilità per seguirvi anche in questo percorso. la metrica in rima è un rifugio, diverte ed insegna. ma soprattutto rende leggeri, accogliendo anche temi che non implichino un lavoro cerebrale, una sofferenza, insomma. ideale nei momenti di silenzio poetico.

naturalmente estendo il consiglio a tutti [SM=g7542]



e la buona Pasquetta [SM=g2843107]
ili@de
lunedì 21 aprile 2014 10:41
Re:
garofano a., 21/04/2014 08:52:


E'un periodo brutto per scrivere ,la butto li per essere presente.

Ciao a tutti


Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

(o)accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

(oppure)all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

Si.. ti cercherò ancora
per urlare il mio perche'
di questo amore senza carezze



Cristo! Buttane ancora giù tante "solo per essere presente", se questo è il risultato!
Non m'importa nulla delle imperfezioni stilistiche che si potrebbero trovare, questa mi ha fatto un buco in pancia da un lato all'altro.
Sarà che mi ritrovo a dare interpretazioni personali, ma (e ti assicuro che non è per nulla facile) mi ha fatto quasi commuovere.

Bravo davvero

@
P.S. Condivido quello che fabella dice sulla poesia in metrica(specie se divertente), è un ottimo esercizio e, per sua natura, libera la mente dalle preoccupazioni quel tanto che basta a riprendersi per un po'.

@

garofano a.
giovedì 24 aprile 2014 09:09
Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

(o)accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

(oppure)all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

Si.. ti cercherò ancora
per urlare il mio perche'
di questo amore senza carezze
che mi scivola addosso
garofano a.
giovedì 24 aprile 2014 10:04
Come giustamente ha deto giacinto la chiusa era un po' debole cerco, con il vostro aiuto una soluzione


Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

(o)accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

(oppure)all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

Si.. ti cercherò ancora
per urlare il mio perche'
di questo amore senza carezze
(che mi scivola addosso,, che brucia gli occhi,perduto tra le guglie)
ili@de
giovedì 24 aprile 2014 10:14
Re:
garofano a., 24/04/2014 09:09:

Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

(o)accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

(oppure)all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

Si.. ti cercherò ancora
per urlare il mio perche'
di questo amore senza carezze
che mi scivola addosso




Cavoli avevo fatto tutta una pippa su come con l'aggiunta di questo ultimissimo verso il significato del testo fosse cambiato. Avevo argomentato e cercato di illustrare come a volte basti la semplice aggiunta di una sola parola per cambiare il coinvolgimento della sfera emotiva.
L'avevo scritto, e l'ho perso. Mannaggia a me che di solito scrivo su word: non questa volta.

Non credo riuscirei ad esprimere di nuovo il concetto perché sono parecchio incazzato con questo stupidaggine del tempo a disposizione che se rimani in stand by perché stai scrivendo, ti sconnette ed alla riconnessione perdi tutto.

Mi spiace

@
garofano a.
giovedì 24 aprile 2014 10:26
Ho ricominciato a fare casino, pensavate fossi cambiato!!!


Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

(o)accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

(oppure)all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

Si.. ti cercherò ancora
per urlare il mio perche'
di questo amore

senza carezze


ili@de
giovedì 24 aprile 2014 10:48
[SM=g8113] [SM=g8120] [SM=g10324] Voglio farti una domanda: perché ripensare al testo per poi ripensarci ancora e poi ancora per riscriverlo, infine, uguale alla prima versione (fatto salvo un intervallo inserito nella chiusa)?
Che si ripensi ai propri testi e si cerchi di migliorarli è una cosa lodevole, ma non capisco perché ritornarci subito, quasi fosse un ripensamento. Non sarebbe più appagante cercare di dare il meglio di sé nella prima stesura e poi cercare di guardare il tutto da una visuale diversa, magari adottando soluzioni suggerite dagli altri lettori?
Sai, quando pubblichi come facevi prima, dai l'idea di insicurezza, di una continua evoluzione, di una sensibilità che muta di secondo in secondo. Intendiamoci, a me non dà fastidio, solo che immagino per una idea di completezza di visione, sia più soddisfacente per te, e meno frustrante, il pubblicare qualcosa che si intende definitivo (ma soggetto a giudizio e commenti propositivi).
D'altra parte (ma fai finta che non l'ho detto) ci hai fatto affezionare a questa figura di te, ed immagino mancheresti a molti se non agissi così.

@

P.S. Suggerimento: prova ad eliminare quegli "o" ed "oppure"...
Non ho la pretesa di entrare nella tua sfera emotiva né di dar voce ai tuoi sentimenti, per cui magari la mia proposta non c'azzecca molto, ma che ne diresti di una chiusa su questo genere:

Ti cerchero’ancora

nell’ombra di una madre
a seguire il mare
da una sponda all’altra
che non ci siano buche

accanto a letti bianchi
dove il dolore non bussa
e la dignità si perde

all’angolo di strada
dove l’unica carezza e’ il freddo
a far da velo agli occhi

ti cercherò ancora
ed urlerò il perche'
di questo amore
e del tuo tempo che l’uccide


Francesca Coppola
giovedì 24 aprile 2014 14:41
sono d'accordo con iliade per l'omissione dei o ed oppure, senza "intoppi" scivola meglio.
Per quel che concerne la chiusa consigliata mi pare buona, eccetto quell'uccide che un po' mi perplime... ma non so... forse elimierei solo quella elle apostrofata...

la poesia comunque resta... e davvero complimenti perché tocca...



Carla.Aita
venerdì 2 maggio 2014 21:59
A me la chiusa ( e non solo ) piace tanto così com'è nata. Ti fai vivere da noi ggiacy, e questo è un onore.
Una pacca sulla spalla per il brutto periodo; sempre pronta a leggerti (sempre che anche il mio periodaccio me lo consenta).

Una carezza


Carla



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