Re:
VertigoDoc, 17/04/2013 20:58:
La luce di un nero sole
sbarre plumbee di pioggia
strozzano rossi gorgoglii
un respiro lampeggiante.
Autocrate furioso
s’agita il mare
eserciti di sanguinarie onde
plotoni di mostruose correnti.
Passi si cercano fino a riva
le fauci umide ad ingoiarli
Membra
impastate
in un cemento
di spuma
carne ammainata
in verde discesa.
Né umano
né ferino
altrui occhio
v'assiste.
Silenzio.
Questa è carichissima di aggettivi. Evidenti ancor più dove il verso si allunga. Per me è una penalità, ma anche per la poesia in generale.
Però vedi, da "Passi" in poi, come disturbino meno, proprio per la forma del verso breve, così scolpita.
Per questo, considererei la possibilità di ridurne il numero, almeno nella prima parte. Ma la mia non è la parola del profeta
. sentiamo altri, naturalmente.