Sognando metafisiche

Raggio di Sole21.
giovedì 10 maggio 2012 23:52

Negli angoli ciechi delle meridiane
ascolto una lingua che non comprendo
e il canto lontano di un muezzin
Non caleidooscopici mosaici
avanti a me ma follia, il bianco
- nulla -
col quale mi unisco in sinestesia.
Non smetto di sognare metafisiche
oltre ogni grano di sabbia,oltre la siepe.
Oltre.


[SM=g2843108]
lastrega65
venerdì 11 maggio 2012 10:45
ci provo? Ci provo...mi piace molto l'atmosfera di questa tua, però con l'orecchio che qui mi hanno insegnato ad affinare l'alleggerirei un pochino, smussandola agli angoli, per dargli fluidità.

ma aspettiamo i maestri e non prendere per buono quello che a orecchio ti dice chi ne sa quanto te. Ti faccio un esempio però:

Negli angoli ciechi delle meridiane
ascolto una lingua che non comprendo
e il canto lontano di un muezzin

eliminando tutto il secondo verso e la congiunzione del terzo l'atmosfera non cambia e si riempie di aspettativa:

Negli angoli ciechi delle meridiane
il canto lontano di un muezzin

Sono nulla nella follia del bianco

e qui "col quale mi unisco" viene egregiamente sostituito dal sono..

oddio mi sono fatta prendere la mano Raggio di sole. Poi arriverà fabella e mi sgriderà. Scusami. Buonissimissima giornata a te.



fabella
venerdì 11 maggio 2012 11:46
ecco vedi streguccia, è proprio quello che volevo chiederti di fare. incominciare con commenti di questo tipo. così il risultato potrebbe essere un crescere più "morbidamente" per chi riceve il commento e indagherebbe, per chi invece lo fa, su tutti i dubbi rimasti a livello personale. è la mia potrebbe solo essere una supervisione finale. quindi non ti sgrido propriopennulla, anzi ti invito a sviluppare il tuo spirito critico anche sui testi di altri. [SM=g8335]

riguardo lo scritto di Laura, voglio fare uno strappo. visto che Sebastiano la conosce da tempo, aspetto un suo intervento su questo testo prima di entrare nella discussione [SM=g8231] e ri- [SM=g8231]



[SM=g2843114]
al_qantar
venerdì 11 maggio 2012 13:17
Re:
Raggio di Sole21., 10/05/2012 23.52:


Negli angoli ciechi delle meridiane
ascolto una lingua che non comprendo
e il canto lontano di un muezzin
Non caleidooscopici mosaici
avanti a me ma follia, il bianco
- nulla -
col quale mi unisco in sinestesia.
Non smetto di sognare metafisiche
oltre ogni grano di sabbia,oltre la siepe.
Oltre.





Ed eccomi qua!

Il discorso di AnnaStrega non mi dispiace ed anch'io eliminerei il secondo verso ed il "ciechi, lo affibierei più alle meridiane che agli angoli. Inoltre, girerei al singolare i caleidoscopi ed i mosaici rendendo più compatta e diretta l'immagine davanti a se. Anche il "ma" della follia (che con un me che lo precede assume un suono poco carino), sostituirei con un "solo" ed il nulla lo libererei dai tratti per espanderlo con la specificas di un articolo determinativo mentre chiuderei tra i tratti il quart'ultimo verso accorciato a " -sinestesia d'incontri -". Per finire eliminerei anche l'ultimo "oltre" che da l'impressione di un recitativo anacronistico, qualcosa che si utilizzava per marcare maggiormente uno stato che già, di per se, è chiaro.
Ovviamente Laura mi odierà per questo "stravolgimento" ma questo è un laboratorio ed ognuno deve mettere il proprio parere in virtù della personale esperienza.

Comunque il risultato sarebbe questo:

Negli angoli delle meridiane cieche
il canto lontano di un muezzin
Nessun caleidoscopico mosaico
davanti a me solo follia, il bianco
il nulla
-sinestesia d'incontri-
Non smetto di sognare metafisiche
oltre ogni grano di sabbia,
oltre la siepe.


Dimmi, ti prego Laura, che non ho modificato fraintendendo quello che volevi dire, perché se così fosse riprendiamo tutto il discorso.

Ti abbraccio forte

p.s. non pensate che sia un "maestrino" come certe persone di nostra conoscenza... [SM=g8231]


fabella
venerdì 11 maggio 2012 14:15
mmmmm
basta come risposta
[SM=g2842740]




Raggio di Sole21.
venerdì 11 maggio 2012 16:58
Mio Dio, ho letto tutte le vostre risposte e ora devo studiarmi per bene i vostri post. No, Seb, non hai stravolto niente, tranquillo e tranquille anche le altre amiche. D'altra parte sia Sebastiano che Rebby conoscono il mio modo di far poesia: totalmente differente ma non voglio abbandonarlo. Sono ad un bivio, non so come spiegarmi. D' altra parte, nella vita, conduco un laboratorio di poesia per ragazzi e devo cominciare da Adamo ed Eva... Non so.
Vorrei però che se qualcuno si sentisse, questo breve stralcio venisse continuato da uno di voi. Con l' esempio si capisce meglio.
Grazie per i commenti: sono ben accetti ed aiutano.

[SM=g2843108]
Rebby.
venerdì 11 maggio 2012 21:24
Basty e' il solito dei singolari ma ha ragione. Lo ha insegnato pure a me. A lui piace la compattezza e probabilmente non e' che piace solo a lui ma entro un certo limitein un pezzo ci dovrebbe stare. Poi quando la linea poetica si fa stabile credo si abbia più accesso alla poliedricita' dello stile. Ha insegnato molto a me e tu, che sei una meravigliosa spugna, assobirai veloce la chiave tua poetica che non ti manca proprio nulla! Ma che spettacolo di posto!

Baciooooooooo! [SM=g2834784]
fabella
giovedì 17 maggio 2012 12:56
Re:
Raggio di Sole21., 11/05/2012 16.58:

D'altra parte sia Sebastiano che Rebby conoscono il mio modo di far poesia: totalmente differente ma non voglio abbandonarlo. Sono ad un bivio, non so come spiegarmi. D' altra parte, nella vita, conduco un laboratorio di poesia per ragazzi e devo cominciare da Adamo ed Eva...
[SM=g2843108]



Sto preparando un commento ai testi del nuovo entrato ggiacinto che sarà interessante per te. Tratterà proprio del coraggio a rendere nuovo un linguaggio rimanendo fedeli al sapore romantico della parola. Come per te, il non volere abbandonare il tuo romanticismo, sentendo incombente la ricerca della formula per dargli equilibrio fra tutta la poesia contemporanea. Secondo me, la scrittura del nostro nuovo amico, porta in sé un esempio. Prova a leggerlo con attenzione e commentalo, se ti va.


Bellissimo il laboratorio di poesia per ragazzi. Cosa intendi per cominciare da Adamo ed Eva? Ricordo che io la metrica la imparai in terza media con un'insegnante fissata e nello stesso tempo molto divertente. Tutti a bettere sul banco, a scandire. Quando cominciai a scrivere fui molto facilitata.

C'è un libro molto bello, forse lo conosci:
ITINERARI POETICI. Raccolta di materiali ed esperienze.
della Nuova Italia.

[SM=x2823269]


Raggio di Sole21.
giovedì 17 maggio 2012 15:01
Sì conosco quel testo come mille altri che ogni anno cadono sulle nostre teste, belli o brutti, pubblicizzati dalle varie case editrici. Da Adamo ed Eva... dalla definizione di poesie, difficilissima da dare perché, indipendentemente dall' etimologia della parola, è difficile riassumere in una lezione o in più lezioni, cosa sia la poesia. Io ci sono riuscita con l' entusiasmo che ho rivisto nei loro occhi.
Da Adamo ed Eva... differenza tra prosa e poesia senza naturalmente fermarmi là.

[SM=g2843108]

Laura.
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