Sorella mia, Fratello mia
(con tradizioni pasquali dell’ Oltrepò Pavese: vv 9,24)
S’adorna il borgo di un’allegra fiera
ch’esulta quando arriva Primavera
in su la via che dritta va alla chiesa
s’ode vociar di festa in lieta attesa
Tradizioni, costumi, stravaganze
di Pasqua rifioriscono le usanze
Spalancano il sipario sulla festa
due fratellini, uscendo in corsa lesta
troveranno, nascosti nel giardino
ovetti colorati, in un cestino
per venderli tra petali di rosa
in bancarelle sulla via chiassosa
D’omaggio, un solo uovo in dolce crosta
occhieggia, messo al centro in bella posta
tra uova sode, o di cioccolato
sorprese dentro un guscio colorato
In singolar tenzone uova ancora
l’un contro l’altro in pugna dall’aurora
premio al più forte, premio alla vittoria
del più tenue le spoglie … e poi la gloria
Esposti son caprette, ed agnelli
pronti a finire arrosto sui fornelli
il salame si mostra in pasta e a fette
e coi carciofi, sposo si promette
A giacere s’apprestano sul desco
fiorito d’iris, viole e fior di pesco
Ma il rintocco solenne di campana
tacita il gocciolar della fontana
Passi veloci echeggiano per via
l’anima guarda in alto e si fa pia
e prega e piange sul suo viver torto
e gusta gioia e vita, dal Risorto
Presi per mano corrono giulivi
i fratellini, in verdi palme e ulivi
levano al firmamento arie celesti
S’alzano le colombe in nivee vesti
squilli di tromba danno gloria al Cielo
che della morte ruppe il nero velo
Sotto le stelle d’oro del perdono
dato dal Sacrificio come dono
entrano dove son angeli in corte
petali d’aria, d’anime risorte
voci di gioia limpide nel canto
mani in abbraccio tese nell’incanto
-La Pace sia con te, Sorella mia
Fratello mio, la Pace con te sia!-