Sorgiva sorgente anima

Il vento pesta l’orme
dissolvendo il respiro della memoria
mentre vacilla l’occhio tra zolle disaggregate
e sassi che urlano i borbottii del tempo.
Cammina lento il pensiero
in un tumulto di cellule arruffate
quasi che linfa non ritrovi vena.
Vecchio si sente
il vagito del giorno che riveste l’alba
ed il gorgheggio di un usignolo langue
unica voce a cantare il sole.
Un spigolo si smussa
nella ricerca di una serenità incostante
che sopprima il pianto del passato.

E nel tempo che percorre l’ansie
confuso si risveglia il desiderio
d’essere d’amore la pianta nuova.

Grazie per ricordarmi sempre l'esistenza della poesia vera: delicata, malinconica, piena di sensibilità. Nella mia poetica, continuo una ricerca che mi porta spesso fuori da queste atmosfere. Un po' come chi ama viaggiare e vedere il mondo e soffre nostalgia di casa, della sua terra.

Così come del riposo che culla, nelle tue poesie.