Ma quando la chiudi, Rosi,
la porta del giorno?
dove compi il tuo dovere, come tua madre che ricuciva a mano i cieli (come dimenticarla?)
dall'altra parte, non in un'altra stanza ma proprio dall'altro lato della porta, è "accucciato" un mite cagnone, un dolore personificato ma anche gentile, quasi amabile, quasi amato
ti aspetta fedele senza fare domande, pronto ad accorrere alla tua sola presenza
e ti accarezza, come un tenero amante
perché tu questo dolore, Rosi, lo ami
e non dire di no, chi non lo amerebbe