Fa sempre un certo effetto rileggere ciò che si è scritto tempo addietro e lasciato nel dimenticatoio.
Ci sono tornata su e intanto ringrazio anche Annamaria per il commento lasciatomi a suo tempo:
endecasillabi stupendi, hai una musica che incanta
poi un saluto a tutti gli amici e a chi non leggo ormai da tanto su questo tranquillo e bellissimo sito.
Allora dicevate: endecasillabi?
E no, facciamo un po' una ripassata per spuntare qualche iper-verso, dato che a suo tempo l'ho buttata giù alla rinfusa.
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Storie di viaggio
(3 Febbraio 2018) -----------> aggiornata ad oggi, 2 dicembre 2019
da sola in viaggio
seduta dentro uno scompartimento
di volti sconosciuti
m'innamoro
li leggo proprio come libri aperti
quegli occhi che riflettono la luce
dei giorni fin dall'alba così chiari
o di una notte con la luna piena
che sembra dire
sono a tuo favore -
era così la mamma col bambino
seduta a me di fronte sopra il treno
l’aspetto acerbo ma così sicura
così decisamente moglie e madre
divisa tra la vita coniugale
e nostalgie dell'isola lontana
spalmate sulla pelle color miele
o sovraesposte dentro gli occhi neri
io m'innamoro
dell'uomo in cui m'imbatto casualmente
sotto la pioggia dello stesso cielo
sotto la stessa pensilina vuota
nella stessa città che si profila
al tempo stesso lucida e deserta
sotto lo stesso ombrello mentre andiamo
per puro caso nello stesso luogo
alla stessa serata di poesie
io m'innamoro
della presenza sua così discreta
la voce d'uomo semplice e pacato
che scrive con l'inchiostro della vita
col marchio doc della sincerità
- lo so che fuori la città non sente
i versi letti fra le quattro mura
ma io li gusto con la stessa fame
di chi assapora un frutto di stagione
- un rosso melograno in tardo autunno -
e me li porto via per altri giorni;
ma intanto, pensierosa, mi domando:
ma che valore hanno in questo mondo
dei versi dentro un libro o in un quaderno
per chi non legge e mai li leggerà?
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Qua sotto la versione originaria con, in grassetto, i versi da modificare, e accanto le modifiche che ho fatto.
Storie di viaggio
(3 Febbraio 2018)
in viaggio ---------------------------------------- (ho aggiunto "da sola in viaggio")
seduta dentro uno scompartimento
di volti sconosciuti
m'innamoro
li leggo come libri aperti --------------------- (ho aggiunto "proprio")
quegli occhi che riflettono la luce
dei giorni fin dall'alba così chiari
o di una notte con la luna piena
che sembra dire sono a tuo favore -
era così la mamma col bambino
seduta a me di fronte sopra il treno
così bambina anche lei, così sicura---------- (modificato: "l'aspetto acerbo ma così sicura")
così decisamente moglie e madre
divisa tra la vita coniugale
e nostalgie dell'isola lontana
spalmate sulla pelle color miele
o sovraesposte dentro gli occhi neri
io m'innamoro
dell'uomo in cui m'imbatto casualmente
sotto la pioggia dello stesso cielo
sotto la stessa pensilina vuota
nella stessa città lucida e deserta ------------("nella stessa città che si profila /al tempo stesso lucida e deserta")
sotto lo stesso ombrello mentre andiamo
per puro caso nello stesso luogo
alla stessa serata di poesie
io m'innamoro
della presenza sua così discreta
la voce d'uomo semplice e pacato
che scrive con l'inchiostro della vita
col marchio doc della sincerità
- lo so che fuori la città non sente
i versi letti fra le quattro mura
ma io li gusto come un frutto di stagione --------- ("ma io li gusto con la stessa fame / di chi assapora un frutto di stagione")
- un rosso melograno in tardo autunno -
li porto via con me per altri giorni--------------------("e me li porto via per altri giorni;")
e intanto, pensierosa, mi domando: --------------------(tolta la "e")
ma che valore hanno in questo mondo
dei versi dentro un libro o in un quaderno
per chi non legge e mai li leggerà?
Mi rammarica il mancato nutrimento --------------("Mi angustia la rinuncia al nutrimento")
di chi si affanna in preda alla sua sete
sui sassi asciutti di un torrente in secca
ignaro della fonte
e di quanto sia fresca la sorgente --------------------("voltandosi di spalle alla sorgente")
r.s.