Storie di viaggio (3 Febbraio 2018)

Versolibero
martedì 6 febbraio 2018 01:29
Storie di viaggio

(3 Febbraio 2018)

in viaggio
seduta dentro uno scompartimento
di volti sconosciuti
m'innamoro

li leggo come libri aperti
quegli occhi che riflettono la luce
dei giorni fin dall'alba così chiari
o di una notte con la luna piena
che sembra dire sono a tuo favore -

era così la mamma col bambino
seduta a me di fronte sopra il treno
così bambina anche lei, così sicura
così decisamente moglie e madre
divisa tra la vita coniugale
e nostalgie dell'isola lontana
spalmate sulla pelle color miele
o sovraesposte dentro gli occhi neri

io m'innamoro
dell'uomo in cui m'imbatto casualmente
sotto la pioggia dello stesso cielo
sotto la stessa pensilina vuota
nella stessa città lucida e deserta
sotto lo stesso ombrello mentre andiamo
per puro caso nello stesso luogo
alla stessa serata di poesie

io m'innamoro
della presenza sua così discreta
la voce d'uomo semplice e pacato
che scrive con l'inchiostro della vita
col marchio doc della sincerità

- lo so che fuori la città non sente
i versi letti fra le quattro mura
ma io li gusto come un frutto di stagione
un rosso melograno in tardo autunno;
li porto via con me per altri giorni
e intanto, pensierosa, mi domando:
ma che valore hanno in questo mondo
dei versi dentro un libro o in un quaderno
per chi non legge e mai li leggerà?

Mi rammarica il mancato nutrimento
di chi si affanna in preda alla sua sete
sui sassi asciutti di un torrente in secca
ignaro della fonte
e di quanto sia fresca la sorgente



r.s.
cripaf
venerdì 9 febbraio 2018 02:20
Re:
Versolibero, 06/02/2018 01.29:

Storie di viaggio

(3 Febbraio 2018)

Mi rammarica il mancato nutrimento
di chi si affanna in preda alla sua sete
sui sassi asciutti di un torrente in secca
ignaro della fonte
e di quanto sia fresca la sorgente



r.s.




carissima Ros, ecco dove sei! Sempre in viaggio nei tuoi sicuri endecasillabi da un premio all'altro. Vabbè, ormai sono sul treno del jazz assoluto come sai, perciò questo rammarico non lo capisco. Perchè preoccuparsi del mondo che non viaggia?
A me basta scrivere e creare la musica battendo i piatti delle metafore. Però la storia della mamma col bambino mi è piaciuta molto e anche quella sotto la pensilina con l'amico che avrebbe condiviso con te la premiazione. è bello sempre ritrovarti
un caro saluto ciao


puer longaevus
domenica 11 febbraio 2018 12:17
bè ci sono pure io eh...ed hai una buona sorgente vivida e fresca polla di poesia, e quanto vorrei essere nella presenza discreta e dalla voce pacata col marchio doc magari della malinconia e sincerità, anche inchiostro rosso sangue dalle vene a scorrere, ma qui nella tua composizione c'è tanta gioia e pure amarezza, non ho ben capito se viaggi per i premi che meriti, e senti anche dentro una certa desertificazione intorno, è vero siamo sempre più soli, ed è per questo che mi sono ritirato dietro le quinte...e pure le seste le settime...cmq per te e per Franco ci sarò sempre, stanne certa...ed è un bel leggere, diversa la tua mano, chissà cosa nascondi eh, dopo tanti lavori ti sei feramta, ma la tua caratura vulcanica non te lo permette, sei un'armata fertile e creativa, magari decisa ed irruenta, ma mi piaci così fiera delle tue convinzioni, questo manca a quel sito dove è deserto e noia senza te, a prestoooooooooo ciao vir
Versolibero
mercoledì 21 febbraio 2018 00:47
Non è poesia questa ma pagina di diario in condivisione, e grazie a voi amici cari;
scusatemi la brevità...
(anzi..... “megliooo così”, dirà Virgilio, “godiamoci la sintesi”!)

:)
Giuliana.Pisanello
martedì 27 febbraio 2018 19:21
COMMMENTANDO STORIE DI VIAGGIO
NON CI CONOSCIAMO , MA VORREI CONOSCERTI DI PERSONA, PERCHè LA TUA POESIA MI DICE CHE SEI UNA BELLA PERSONA. BENE TI COMMENTANO ALCUNI AMICI, CHE TI CONOSCONO E PARLANO DEI PREMI CHE HAI MERITATO.
SEI UN VERO POETA E MERITI ASCOLTO E RISPETTO PER QUELLO CHE FAI .
CON SINCERA AMICIZIA E CONDIVISIONE DEI TUOI PROFONDI SENTIMENTI. GIULIANA
Versolibero
giovedì 5 aprile 2018 00:22
Re: COMMMENTANDO STORIE DI VIAGGIO
Giuliana.Pisanello, 27/02/2018 19.21:

NON CI CONOSCIAMO , MA VORREI CONOSCERTI DI PERSONA, PERCHè LA TUA POESIA MI DICE CHE SEI UNA BELLA PERSONA. BENE TI COMMENTANO ALCUNI AMICI, CHE TI CONOSCONO E PARLANO DEI PREMI CHE HAI MERITATO.
SEI UN VERO POETA E MERITI ASCOLTO E RISPETTO PER QUELLO CHE FAI .
CON SINCERA AMICIZIA E CONDIVISIONE DEI TUOI PROFONDI SENTIMENTI. GIULIANA




Cara Giuliana, chiedo scusa ancora per il ritardo, ma non potevo non ringraziarti per la tua gentilezza ed empatia!
Anch'io penso che sarebbe bello conoscerti, io ti percepisco, per il tuo modo di scrivere e rapportarti agli altri, una persona molto educata, delicata e rispettosa, oltre che con un animo ricco di poetica bellezza.
In che città o regione abiti? Puoi anche dirmelo in messaggio privato; e chissà che non capiti l'occasione di poter davvero incontrarci...

Intanto ti abbraccio,
Rosanna





annamaria.giannini
lunedì 9 aprile 2018 12:53
endecasillabi stupendi, hai una musica che incanta
Versolibero
lunedì 2 dicembre 2019 17:08

Fa sempre un certo effetto rileggere ciò che si è scritto tempo addietro e lasciato nel dimenticatoio.
Ci sono tornata su e intanto ringrazio anche Annamaria per il commento lasciatomi a suo tempo:

endecasillabi stupendi, hai una musica che incanta


poi un saluto a tutti gli amici e a chi non leggo ormai da tanto su questo tranquillo e bellissimo sito.


Allora dicevate: endecasillabi?
E no, facciamo un po' una ripassata per spuntare qualche iper-verso, dato che a suo tempo l'ho buttata giù alla rinfusa.

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

Storie di viaggio

(3 Febbraio 2018) -----------> aggiornata ad oggi, 2 dicembre 2019


da sola in viaggio
seduta dentro uno scompartimento
di volti sconosciuti
m'innamoro

li leggo proprio come libri aperti
quegli occhi che riflettono la luce
dei giorni fin dall'alba così chiari
o di una notte con la luna piena
che sembra dire sono a tuo favore -

era così la mamma col bambino
seduta a me di fronte sopra il treno
l’aspetto acerbo ma così sicura
così decisamente moglie e madre
divisa tra la vita coniugale
e nostalgie dell'isola lontana
spalmate sulla pelle color miele
o sovraesposte dentro gli occhi neri

io m'innamoro
dell'uomo in cui m'imbatto casualmente
sotto la pioggia dello stesso cielo
sotto la stessa pensilina vuota
nella stessa città che si profila
al tempo stesso lucida e deserta
sotto lo stesso ombrello mentre andiamo
per puro caso nello stesso luogo
alla stessa serata di poesie

io m'innamoro
della presenza sua così discreta
la voce d'uomo semplice e pacato
che scrive con l'inchiostro della vita
col marchio doc della sincerità

- lo so che fuori la città non sente
i versi letti fra le quattro mura
ma io li gusto con la stessa fame
di chi assapora un frutto di stagione
- un rosso melograno in tardo autunno -
e me li porto via per altri giorni;
ma intanto, pensierosa, mi domando:
ma che valore hanno in questo mondo
dei versi dentro un libro o in un quaderno
per chi non legge e mai li leggerà?


.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-



Qua sotto la versione originaria con, in grassetto, i versi da modificare, e accanto le modifiche che ho fatto.


Storie di viaggio

(3 Febbraio 2018)

in viaggio ---------------------------------------- (ho aggiunto "da sola in viaggio")
seduta dentro uno scompartimento
di volti sconosciuti
m'innamoro

li leggo come libri aperti --------------------- (ho aggiunto "proprio")
quegli occhi che riflettono la luce
dei giorni fin dall'alba così chiari
o di una notte con la luna piena
che sembra dire sono a tuo favore -

era così la mamma col bambino
seduta a me di fronte sopra il treno
così bambina anche lei, così sicura---------- (modificato: "l'aspetto acerbo ma così sicura")
così decisamente moglie e madre
divisa tra la vita coniugale
e nostalgie dell'isola lontana
spalmate sulla pelle color miele
o sovraesposte dentro gli occhi neri

io m'innamoro
dell'uomo in cui m'imbatto casualmente
sotto la pioggia dello stesso cielo
sotto la stessa pensilina vuota
nella stessa città lucida e deserta ------------("nella stessa città che si profila /al tempo stesso lucida e deserta")
sotto lo stesso ombrello mentre andiamo
per puro caso nello stesso luogo
alla stessa serata di poesie

io m'innamoro
della presenza sua così discreta
la voce d'uomo semplice e pacato
che scrive con l'inchiostro della vita
col marchio doc della sincerità

- lo so che fuori la città non sente
i versi letti fra le quattro mura
ma io li gusto come un frutto di stagione --------- ("ma io li gusto con la stessa fame / di chi assapora un frutto di stagione")
- un rosso melograno in tardo autunno -
li porto via con me per altri giorni--------------------("e me li porto via per altri giorni;")
e intanto, pensierosa, mi domando: --------------------(tolta la "e")
ma che valore hanno in questo mondo
dei versi dentro un libro o in un quaderno
per chi non legge e mai li leggerà?

Mi rammarica il mancato nutrimento --------------("Mi angustia la rinuncia al nutrimento")
di chi si affanna in preda alla sua sete
sui sassi asciutti di un torrente in secca
ignaro della fonte
e di quanto sia fresca la sorgente
--------------------("voltandosi di spalle alla sorgente")



r.s.




Versolibero
martedì 3 dicembre 2019 02:51

Ops... mi sono accorta ora che, nel copia-incolla della versione aggiornata, mancava l'ultima strofa.
La riporto completa (con ulteriori piccole modifiche):



Storie di viaggio

(3 Febbraio 2018) ---------------> (aggiornata ad oggi 3 Dicembre 2019)


da sola in viaggio
seduta dentro uno scompartimento
di volti sconosciuti
m'innamoro

e me li leggo come libri aperti
quegli occhi che riflettono la luce
dei giorni fin dall'alba così chiari
o di una notte con la luna piena
che sembra dire: sono a tuo favore -

era così la mamma col bambino
seduta a me di fronte sopra il treno
l’aspetto acerbo ma così sicura
così decisamente moglie e madre
divisa tra la vita coniugale
e nostalgie dell'isola lontana
spalmate sulla pelle color miele
o sovraesposte dentro gli occhi neri

io m'innamoro
dell'uomo in cui m'imbatto casualmente
sotto la pioggia dello stesso cielo
sotto la stessa pensilina vuota
nella stessa città che si profila
al tempo stesso lucida e deserta
sotto lo stesso ombrello mentre andiamo
per puro caso nello stesso luogo
alla stessa serata di poesie

io m'innamoro
della presenza sua così discreta
la voce d'uomo semplice e pacato
che scrive con l'inchiostro della vita
col marchio doc della sincerità

- lo so che fuori la città non sente
i versi letti fra le quattro mura
ma io li gusto con la stessa fame
di chi assapora un frutto di stagione
- un rosso melograno in tardo autunno -
e me li porto via per altri giorni;

intanto, pensierosa, mi domando:
ma che valore hanno in questo mondo
dei versi dentro un libro o in un quaderno
per chi non legge e mai li leggerà?

Mi angustia la rinuncia al nutrimento
di chi si affanna in preda alla sua sete
sui sassi asciutti di un torrente in secca
voltandosi di spalle alla sorgente








Rosanna Spina
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