notturnoop09
lunedì 30 luglio 2007 02:14
Così mi ritrovo qui
nella notte dei lampioni accesi sulle strade
il vento sfiora gemendo ringhiere
ma non è un arrivo ora
dall’alto di un balcone sospeso verso il cielo
mentre la città ancora dorme nei letti
ed i tetti si parlano nel buio
nessuno mi ha saputo mai fermare
scappando come le giornate calde d’agosto
sul binario che costeggia brillando il mare
verso le ragazze nude e le risate
verso l’eterno di un Amore
e la Verità
verso l’idea di me che non c’è più stata
ora sento soltanto il rumore di un treno
forse perché cammino nella solitudine
a piedi scalzi nell’erba piangendo
forse perché ho freddo ed ho paura
anche se so che tu non mi vorrai
anche se so che stretti in un sogno
da qualche parte si Amano i bambini
quanto silenzio si posa sulla pietra
un attimo prima che ricapiti il giorno
pochi secondi dal bacio di un risveglio
chissà dove
magari a casa.
(Dedicata a lui, che ha voluto smettere di vivere)
elfo nero
venerdì 3 agosto 2007 01:01
Senza parole... emozionantissima
Bravissimo notturno
pierrot--
domenica 5 agosto 2007 08:49
E' una scrittura asciutta nella disperazione, emozionante per intimità:
anche se so che stretti in un sogno
da qualche parte si Amano i bambini
quanto silenzio si posa sulla pietra
un attimo prima che ricapiti il giorno
ma questi versi,incidono
Grazie
te_verde
domenica 5 agosto 2007 20:11
Taccio osservando la disperata bellezza di questi versi.
Come si può tra tutti sceglierne uno solo? Io lo faccio, perchè mi ha colpito in maniera particolare...
verso l’idea di me che non c’è più stata
sandra
apassoleggero
giovedì 9 agosto 2007 19:32
So quanto è difficile scrivere una poesia su una persona che ha deciso di lasciarci... a me è successo questa primavera e penso sia stata la poesia più sofferta, difficile da tirare fuori senza scadere nella banalità e nella retorica... ricordo che ho pianto tanto nel mettere insieme le parole, nel ricordare una persona che improvvisamente ci ha lasciati sgomenti...
tu sei stato bravo; ti ho letto tante volte ma l'emozione mi bloccava sempre e non riuscivo a scriverti nulla...
quanto silenzio si posa sulla pietra
un attimo prima che ricapiti il giorno
già, quanto silenzio...
un abbraccio, Anna