garofano a.
martedì 26 agosto 2014 00:02
dicono sia un padre buono
-c’è scritto anche nei libri-
che veglia sui suoi figli
guardandoli dall'alto
come il falco
-senza timori nella notte
ad aspettarmi insonne
nè calore di un abbraccio
in certi giorni scuri-
mi ha scritto
del suo amore
come una lettera dal fronte
e chissà se finirà la guerra.
Il mio di Padre se n'è andato
con tre colpi nei polmoni
e l'amore di una vita accanto al letto
eppure tra i refoli
ogni tanto...
radikal60
mercoledì 27 agosto 2014 00:50
Mi piace davvero molto questa sorta di rimprovero a un Dio lontano, quasi assente. Forse io toglierei i due versi finali, primo perchè non mi sembra aggiungano granchè al testo, anzi quasi sembrano sfumare e ribaltare tutta la durezza del concetto sin lì esposto, secondo perchè amo le chiuse secche come una pugnalata. Ma potrei anche avere interpretato male e forse uno spiraglio vuoi lasciarlo aperto o forse quel refolo è riferito a tuo padre, la cui presenza ogni tanto si avverte ancora. (E' solo che io essendo ateo, la chiusa la sento due versi prima, definitiva e senza speranze che non siano la vicinanza tra uomini)
P.S. Aggiungerei l'articolo davanti a "calore", il mio orecchio mi dice così, ma è un orecchio un po' particolare, senza motivi a giustificarlo.