Un vecchio pass per Berlino Est

'Skorpio'
domenica 30 agosto 2009 16:38
Come mi ritorni
nell’ultimo prosciugarsi d’agosto
in quel soave palindromo di labbra
che dischiude l’aprirsi della notte alla sua bella.
Sei volo di luce, silhouette
controluce et mon amour –je brûle pour toi-
in questa cascata d’astri che deflagra
sidereus nuncius
addossarsi costellazioni e cadenti desideri
fiammante alfa rossa in sosta all’incrocio tra i corpi
celesti e lampeggiare d’occhi e semafori, arancio prima
buio poi, infine condensa sopra i vetri
gocce lente, dita tremanti, ipnotico seno
un arco teso la carezza che si fa più decisa
sopra le vibrazioni, impatto col guard-rail
flettersi, flettermi a fil di lama sui respiri
filo d’erba calpestato, insidiato dal pettine del vento
eppure è un’altra te che mi studia ore dietro ai baci
ed ancora sperimento
dentro
il fingerci una nuova identità.



(dedicata)
Francesca Coppola
giovedì 3 settembre 2009 10:26


La leggo da un po'. Vorrei ogni volta scrivere qualcosa e se potessi la metterei tra i preferiti. Ma ogni volta mi lascio prendere dai versi e dal loro significato che non potrai mai capire quanto mi appartenga.

Mi sa di memoria, il ricercare una lei che è andata via? in un'altra. Quel vivere e guardarsi intorno che pare non vita ed ogni cosa rimanda a lei. Quel ricercare emozioni o sopravvivere alla mancanza delle stesse e ricercare lei in altri occhi, in altre mani credendo/sperando che quella che hai davanti sia proprio lei ma sotto altre spoglie.

Quante emozioni che riesce a trasmettermi, io la leggo così e mi piace per quello che ci sento, per il modo elegante che hai saputo rendere, per quella mancanza di spazi nella scrittura che fanno pensare ad una ruota di pensieri senza sosta e senza respiro. Una condizione di vita.




Ecat Mel
giovedì 3 settembre 2009 12:02
una impressione viva e forte, una visione di luci e colori dietro l'impatto... bellissimo testo
[SM=g7831]
'Skorpio'
venerdì 4 settembre 2009 15:11
Ringrazio entrambe per aver voluto condividere con me il tempo di un'emozione.
Riallacciandomi al discorso senza dubbio vero, anche per esperienza, di Francesca, però voglio specificare anche una chiave di lettura che è quella che, nel particolare, mi ha spinto alla composizione di questa mia cioè una persona inseguita per molto tempo tanto che tutte le storie precedenti che si susseguivano, sembravano ruotare solo nell'attesa come preambolo ad un suo sì e nel mentre l'immaginazione, la fantasia aveva ricamato delle aspettative umanamente molto difficili da attendere poi completamente. Al punto dove il sì c'è stato però ovviamente la realtà del rapporto ha rimpiazzato le aspettative e magari ciò, assieme forse ad un mio periodo travagliato, mi ha fatto scoprire come un cuore di ghiaccio che proprio mai avrei sospettato visto che in un certo senso l'obiettivo che mi ero posto è stato raggiunto.
Subentra il "fingerci" una nuova identità, che è un operazione che non è svolta da entrambi ma solamente da me onde cercare di prolungare un rapporto che dalla controparte è ricambiato ma dalla mia non con altrettanta convinzione, e mi sorprendo e mi spavento di me, essendo stato proprio il regista e l'artefice di tale rapporto.
Scusate se vi ho annoiato con fatti che forse, anzi, quasi certamente, non importano a nessuno.
Grazie per la lettura [SM=g7831]
Francesca Coppola
lunedì 7 settembre 2009 09:47


beh, questa tua chiave, se possibile, la rende ancora più interessante. Ottenere ciò che si vuole, talvolta produce l'effetto contrario e noi siamo volubili, oltre che deboli. E non ci rendiamo conto fin quando non ci sbattiamo la testa che lasciar perdere ogni tanto fa bene, perchè qualche volta non ottenere ciò che si vuole è un maledetto colpo di fortuna per noi e per gli altri. Ma la testardaggine ci induce a fare passi falsi, di cui è difficile poi liberarsi... seza far/farsi male.




Maredinotte
martedì 8 settembre 2009 10:31
alla luce della tua interpretazione, la si legge perfetamente per ciò che è, si scorgono i vari passaggi del rapporto che invece, ad una prima lettura, restano a livello sensoriale, di percezioni intuitive. leggendola, mi ha dato la sensazione di una scarica di adrenalina: un viaggio quasi drogato, la corsa, l'impatto... bellissimo, così mi era parso...

anche se a volte raggiungere una meta disillude le nostre attese, chi può dire cosa è meglio? io sono dell'opinione che bisogna sempre sapere e non vivere nel pensiero di "come sarebbe stato" [SM=g27985]

molto bella
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