Re:
annamariagiannini, 02/05/2014 20:14:
è con pudore che mi avvicino a questo tuo scritto, ha ragione giacinto, ha una bella musicalità.
La carezza sul viso mi sveglia
una piuma che cade a speranza
si fa guerriera di sogni s’infrange
non lascia profumi sul campo
ma un galoppo selvaggio a criniera
battiti zoccoli paura e spiragli
infrangono specchi celati nel petto
la tristezza svanisce a cavallo
di un sole che dorme appassito
un ricordo si fissa
i tuoi ciottoli lisci di fiume
che s’incastrano a secco per via
arte passata di strada
che cammino e rincorro
ora dormi
è già giorno
eviterei solo la ripetizione del verbo dormire ( di un sole che muore, forse?)
e il verso anche adesso lo eliminerei, il fatto che usi i tempi al presente implicano che ancora oggi cammini e rincorri quella strada-
Anche il ma iniziale della chiusa mi convince poco...per il resto molto bella!
Grazie cara annamaria, i tuoi sugerimenti mi sembrano sensati, per quanto riguarda la ripetizione si potrebbe usare " che sfuma appassito " sulla chiusa mi trovi quasi d'accordo ci penso.
Grazie ad ogni modo del tuo tempo, sempre gentilissima, ma questo lo sai gia'.
Ciao
Pino
P.S. questo posto e'magico quando lo dici non puoi che trovarmi d'accordo