Vento fragile

pennabianca1957
venerdì 25 maggio 2007 00:56
Qui, sulle piatte forme d’acque tralasciate
incontro al mare, la schiera bianca annuvolata
delle nostre antiche orme di stagioni, si riposa.

E’ un cielo che si tende ad allungare
nel colore, un azzurro assottigliarsi quasi fino
a trasparire nella luce che ritorna ad un inizio

a quelle foglie strette e non ancora
modellate, a quei sentieri magri come i brevi fiori
sparsi, che la pioggia deve ancora battezzare.

Arie mosse dai papaveri spruzzati e gocciolanti
dentro ai fuochi accesi gialli, la pazienza, la lentezza
ripetuta in grani di millenni, e aie contadine

vestite di cornici d’umiltà, o dei nostri pantaloni
corti, e del sorriso come un giro intorno al sole
che si compie scivolando dentro a una preghiera.

E’ l’estate che si accresce risalendo la memoria
là dai pioppi, fino a sera, sfarfallando petali di occhi innamorati
piccoli come lucciole sul palmo di una mano

e fragili di un vento che si lascia appena immaginare.



filodiseta
venerdì 25 maggio 2007 09:19
Quanta suggestione, Vanni, in queste pennellate di fiori e d'aria, di tradizione umile contadina e di religiosità presente nello spazio conservato per una preghiera, a qualunque ora del giorno.
E quegli innamoramenti fatti di gesti delicati e di innocenza.


Chissà quanto, ma quanto piacerà anche a Leonardo, questa poesia.

Sono particolarmente lieta del tuo regalo. Ho bisogno, più che mai, di leggere poesie come questa per attingere alla delicatezza e all'abbandono di intrecciare, in modo così naturale e ricco di emozione, lo scorrere del paesaggio e della stagione, con la nostalgia dei ricordi.


Grazie [SM=g27985]

daniela
firstlast
venerdì 25 maggio 2007 09:50
Cosa quotare in una poesia così dolce è pregna di suggestioni?
Ogni verso rievoca sensazioni inesprimibili. Sono pennellate di colore ed atmosfere che via via completano un quadri di ricordi che si scoprono comuni.
A volte sorrido di tutti quelli che si soffermano davanti a versi di tale bellezza e ne scorgono le inezie tecniche. Sarà anche vero che la poesia è per la maggior parte tecnica, come qualcuno si ostina ad affermare e della quale io ignoro perfino l’esistenza (e si vede), ma preferisco di gran lunga una poesia che mi provoca un nodo in gola e mi riporti indietro nel tempo, piuttosto che una che faccia una conferenza sociale sulla condizione della terza età. Quando mi appresto a leggere un testo (e in questi giorni avviene davvero di rado –ho la nausea-) il mio unico desiderio è che possa uscirne in qualche modo arricchito e, leggendo una tale meraviglia, ho un solo rammarico: quello di non essere capace di scrivere così bene.

Credo la rileggerò parecchie volte . Grazie




Leonardo
cristinakhay
sabato 26 maggio 2007 01:45
Un quadro. Di colori, d'emozione, di mondo che passa attraverso, lento nelle immagini, per assaporare meglio i ricordi. E' un'onda che avvolge e travolge, delicatamente, dall'inizio alla fine. E' vita che vive, che passa, che torna. Sei tu. Grazie infinite. [SM=g27985]
sole-del-mattino
domenica 27 maggio 2007 20:10
Un incanto che allunga il respiro questo quadro poetico,si rende vivo ai nostri occhi,la metrica si adatta ancor più a questa ricerca,che riesci a trasmettere anche a noi.
L'intreccio delle immagini che si alternano dietro parole colme di delicatezza e ricordi.Complimenti,piaciuta molto

Mauri
apassoleggero
lunedì 18 giugno 2007 00:15



E’ l’estate che si accresce risalendo la memoria
là dai pioppi, fino a sera, sfarfallando petali di occhi innamorati
piccoli come lucciole sul palmo di una mano

e fragili di un vento che si lascia appena immaginare.


Complimenti Vanni, per la tua consueta delicatezza che riesci a trasmettere.

Anna

Anhelikax
giovedì 21 giugno 2007 18:50
la tua dolcezza, il tuo amore nel vivere con i tuoi occhi stupiti ed innamorati il paesaggio da risalto ad ogni parola
grazie
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:18.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com