garofano a.
martedì 26 agosto 2014 09:24
rapito dietro il vetro
dal parlottare d'acqua
disarmato di pensieri
gli occhi, chissà dove
racimolo di quiete
accartocciarmi foglia
ad aspettare vento.
radikal60
mercoledì 27 agosto 2014 00:27
La trovo molto ungarettiana e Ungaretti è stato il mio primo amore!
Mi rimanda al bisogno di quiete espresso con altre parole, ma con un verseggiare simile in "Natale"