uhhhhhh... nella foga dei saluti, mi era sfuggito che hai pubblicato. i saluti per te li avevo lasciati sotto la mia ultima
annamariagiannini, 14/06/2014 14:12:
di quando l'aria bassa spinge gli occhi
sul gesto della mano a seminare, poesia
non è parole grandi o universi immensi
ma spazio da riempire con briciole e fontane
lei riconosce il sangue che cola sui costati
ogni qualvolta al mondo un fiore muore
io sono piccola, non valgo che un respiro
e con tutti i passi miei non arrivo al cielo
ecco perchè grido alle nuvole e agli uccelli
lo sdegno delle tasche più pesanti, la rabbia
della fragilità del bosco quando arrivano le ruspe
a cancellare mille pagine di nidi e foglie al vento
vorrei fossero gli amanti a dettare legge
comequandofuoripiove e tu fai il tifo
per le vetrine rotte
questo incipit mi lascia innamorata, perché mi riporta ad una delle discipline che prediligo: la danza. negli occhi ho la classica, in cui lo sguadro accompagna il gesto della mano e anche l'ultima falange del mignolino, balla per essere in armonia con tutto il resto. ed è questo gesto piccolo, il particolare, che se mancasse, potrebbe fare dire: questa non è buona danza.
riflettendo su quello che dice Pino:
di quando l'aria bassa spinge gli occhi
sul gesto della mano a seminare poesia
non a parole grandi, non ad universi
ma a fessure da riempire con briciole e fontane
poesia, che riconosce il sangue sui costati
ogni qualvolta al mondo un fiore muore
solo mentre mi sto svegliando. la giornata sarà lunga ed anche la notte in viaggio... e domani la traversata. non toccherò più letto fino alla sera
ci ritroviamo dopo il 26... l'abbraccio più stretto a te