acrostico in a p r i l e

arpeggia tra il ciglio e gli auto bloccanti
pioggia sottile o piccolo grande vento
reggia di imbuti sui capelli
inneggia segmentato il nome, oltre la corrente che
lingueggia rive e comunanza
equipaggia l'animo a traversare









ahahahah, ma questo è uno scherzo. d'altre parte il mio amico Laurent paragona la mia poesia allo scherzo n°4 del mio adorato Chopin

ci provo ci provo


andirivieni di peripezie
parti di malinconia
rapiscono misteri, solitudini
immersi in odori e piaceri
lontani, rinascita
eternità di fanciullezza



non so se l'italiano sia proprio corretto


simina

annamo va
prima che venga notte
rovista ner cassetto
in quello a doppio fonno
le vedi le camicie
invece de dormì, le hai tutte da stirà

er mio de italiano lassa a desiderà

ma io così non son capace
gnè gnè



simina

a filia mia, pure er capo, dar
piano bar de la periferia, me
renne noto ch'er picci è lento, lento
io mica me 'o spiego, sto fatto de quartiere
le ho fatte tutte, co sto web testardo
eppure sarà er pesce ch'è rivato en ritardo

amore mio, fosse l'ottobre
perquisirai le tasche dell'estate
rovisterei la tua casa vuota
i marciapiedi, gli stipiti, gli infissi
là, senza trovare nulla

e invece aprile porta la tua voce

allora che così sia
parla, parla stramberie
rompi schemi, strategie
istiga la mente
lascia un rompicapo
entra in aprile

simina

accenta una similitudine
perditi nella campana di una primula
rendi il suono al giallo
indica il parco, quello eterno
lento nella fotografia
e lei compagna, accanto

una scarsa



anomala giuntura
partita a carte
rovesciata, calpestata
impastoiare sensi e
lavare impressioni
estranee al vero


simina

adesso vado
prima che sia tardi
rimboccami il sorriso
intanto che sono ancora sveglia
lasciami un biglietto
e la buona notte, sul comodino






Buona notte Simi, grazie per lo scambio.


A domani

ma grazie a te, filo

sogni dolci





simina

Avete fatto presto,
potessi annammene pur'io a
riposà, ma che volete fa'
in ogni posto andò me giro er profumo suo
l'acchiappo drento l'aria
e si nun faccio tardi poi me manca.



(che scarso che so' ma volevo partecipare)

se vuoi rispondo io con un qualcosa di scarsissimo, sono capacissima....così non sei più triste


hehhehe
simina

scarseggia dai, dai

zubito!
sta z mi perseguita quest'oogi

zubito (perzecuzione condiviza)

ammontano consigli
pigliati, sconsigliati
reduci di guerra?
illustrazioni di bene
l'orda su una faccia
esule, di spreco


ammonta la scarsezza!!

simina

ancora
posso
recuperare
il
legame
essenziale ?

ancora una mattina di aprile
pungola la pioggia sul giardino che
rapisce garriti per la sveglia
insieme con gli strascichi di riviera

le viole s'aprono di sbadigli
e il narciso si crede d'essere un po' il sole

aprì le
prime giornate di vento
rilegandole in un'afa insolita;
i letti si spogliarono un poco
le amenità sfumarono al tramonto
e appena fu sera, tutto tacque

fil0diseta, 02/04/2009 21.33:

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amore mio, fosse l'ottobre
perquisirai le tasche dell'estate
rovisterei la tua casa vuota
i marciapiedi, gli stipiti, gli infissi
là, senza trovare nulla

e invece aprile porta la tua voce

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MIODDìO questo è meraviglioso!

apri le tue mattine sulle viole e
primule a mazzetti dai declivi

rilenti d'amina, ci soffi dentro
i leggeri odori di pastello
le api, i baci, sfiore in fiore
e appena viene sera, dolce, dormi









gnè gnè gnè