per come la vedo io, in questa poesia tutto diventa mobile.
l'ultima strofa, l'esempio più eclatante, dove smonti delle credenze millenari riguardo all'unica vera sosta, quella in cima al mondo.
c'è mobilità anche nel tuo trasformare il
me in
universo.
e soprattutto, il mobile che mi ha stupito di più, quello dei congiuntivi della prima strofa, quegli "- esse" "-esse" mi danno proprio l'idea di un qualcosa che culla, e quindi muove.
senti, mi piace assai
e sono contenta di essere riuscita a commentarti
bene, ti abbraccio forte
simina