fabella
sabato 19 luglio 2014 10:45
dedicata a L. che mi scrive del suo grande amore
e mi racconti di un amore
che è sempre un cert'amore
lo scrivi di più al tuo cuore
che non muore giusto per ricominciare
a pensare alla vita, anche sbagliata
alla sosta obbligata sulle convenzioni
ti va bene dal cielo -quello che piove
una prova del nove delle tue braccia
che non chiudono più di tanto
l'alternativa- è finito il tempo
delle invenzioni, del dormire fuori
sulle lenzuola a fiori
grandi come le onde del mare
e sognare la paglia da spostare
fino ai letti dei cavalli
è come morire sugli stessi lineamenti
segnati fra le righe -dove
si legge che l'amore non è altro
che una forma più cruda di dolore