fabella
venerdì 31 luglio 2020 07:05
e acceso il precipizio inondo il precipizio
attraversando foglie come peccati originali
avverto rami come ammonizioni
latitudini e longitudini mentre cado
escono dalla terra obliqua necessaria
alle radici per sostenerla prensile
al mio capofitto entrandomi di spine
una a una nel palmo della mano
Falkenna
venerdì 31 luglio 2020 09:28
Ho visto la scena come su di uno schermo, come hai fatto?!!!
🌿
fabella
venerdì 31 luglio 2020 12:08
è una poesia anatomica, quasi autoptica. te lo avevo detto che prima o poi sarei arrivata con l'esempio. il poemetto per si avvicina ancor di più a quella che definisco "autopsia" in poesia... non ancora del tutto comunque.