capita che la notte
si asciughi sulle scale
che mi vedono aspettare
il passaggio di una lucciola
è la pazienza del gatto
in quelle ore scucio e mangio
stelle, le raccolgo in petto
inabissate, come sei tu
e mi dispiace non avere più parole
tutte quelle parole per dirti
che mi scalpiti negli occhi
che mi esci dalle mani, dai pori
come sudore silenzioso
e con la foga di uno scroscio
vorrei saperlo fare ancora
catturare quella lucciola e poi
incastonarla tra i capelli
per dirti di guardarmi
nelle intermittenze, dopo gli abbagli
risvoltare i negativi