il_complice
venerdì 19 settembre 2008 05:26
come parlarvi di quelle esplosioni,
di certe cose, come annegare
nei colori, a cerchi verso il
blu e fino alla fine del piu nero
certe volte bisogna correre i
rimbalzi
spingersi a velocità cosmiche
-a lungo andare i compromessi
diventano specchi, da arrampicare
essere
Soli,
come stelle
nel cielo di ogni cosa pura e
bella-
non avrei modo di dirvi
non avrei certo modo, di
farvi sentire leggeri come neve
non potrei
ma ve lo auguro, di cuore
sarebbe come avere una
scienzapoesìa,
che ritragga a tratti psichici
l'esistenza di altre dimensioni
-i fiori per noi
si scriverebbero in mano,
rendendo il più sublime dei sensi
a chi ama rose di carta, e le
onde -le onde- le
onde vanno e vengono come autentiche
onde, e stare dove tutto è sempre
semplice,
quando si può
rispondere ai quesiti più
nascosti-
come finire
un viaggio senza
-fine-
fil0diseta
venerdì 19 settembre 2008 08:32
ecco, queste sono le cose che fanno resuscitare
fil0diseta
venerdì 19 settembre 2008 10:14
qui mi ci perdo, mi ci ‘n volo
potrei essere nata
o non esserla nemmeno
nel verso di un quattrino
se mai servisse
potrei cambiare vestito ad ogni
piroetta
oppure essere nuda
senza buchi
come una bambolina
di pezza o di pannocchia coi capelli rossi
oppure di papavero la gonna
piantata con lo stelo sul carillon
amo i fiori di carta
inventando storie con le mele, li
facevo grandi le ninfee, le ranocchie
poi ci mettevo il male
in bianco e nero
una gazza crespa col becco in su
che fingeva
di aspettare che cadesse il frutto solo
perché c’era il pubblico in platea
ci piglio con cipiglio, c’azzecco con la zecca
che bello resuscitare, talvolta
Francesca Coppola
venerdì 19 settembre 2008 13:16
si legge d'un soffio, magari più in là ci faccio un balzo pure io per finire questo viaggio senza fine...
fil0diseta
sabato 20 settembre 2008 08:18
sì, leggera come un soffio, nell'intarsio di immagini e sensazioni e quel comunicare palese che somiglia un po' all'occhio dell'attore di talento, che può anche permettersi di guardare la macchina da presa.
il_complice
domenica 21 settembre 2008 00:41
grazi mille, questa è nuova, la prima cosa che scrivo da tempo, e mi sono stupito di cosa rivelasse.. credo di aver sempre desiderato scrivere qualcosa che (mi) parli in questo modo..
grazie a entrambe
Francesca Coppola
martedì 23 settembre 2008 21:17
- E si -
è proprio un viaggio senza coda
solo testa e qualche occhio
dai pensieri inverosimili,
gioco dei talenti e parole in fila
col cappello o in abito da sera
Preferirei babbucce ma
non in tinta sprofondate nel sofà,
comodamente si parte!