compro oro e legni

al_qantar
mercoledì 22 gennaio 2014 13:29
ho urgente bisogno di pareri, amici miei, per andare avanti. Questo testo ha un'importanza fondamentale per me. E siate crudeli per favore!




dicono che sono tanti e ciascuno ha il suo paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte settantadue
misteriose mani tutte numerate, senza buchi
senza frutti e due dita soltanto in forma di croce

il profeta smise di parlare proprio mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco e prima
dello zero, quando il tuono evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti da parecchio e senza lasciare odori

s’impossessarono di due tre coscienze alcuni antropologi
ma era un bluff giusto per essere invitati al matrimonio
più coscienze in una sola persona può sembrare dispersivo
e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
che vendeva pure sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani senza un vero perché

sull’arco a sesto ottuso della porta di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
ora ricordo erano tre antropologi e una stella

-Sofia, Sofia- chiamava qualcuno
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva-

ci sarà un processo prima o poi?
ci difenderà un corridoio ebraico più in alto delle mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
ché già sin d’allora certi peli crescevano al contrario?



fabella
mercoledì 22 gennaio 2014 14:11
perdona, tutto al volo... d'impatto
ah, mi hai fatta sudare con questo testo. datemi un ventaglio.... che cosa ci vuoi fare [SM=g8231]

allora... il pezzo è splendido nella sua struttura, nel tema, nelle sue dislocazioni, nei giri di boa. e sento equilibrio tutti gli ingredienti in equilibrio, gli anacronismi

ma devo studiare un attimo il linguaggio che si trascina qualche girotondo che stona un po' per abbondanza provo ad evidenziare i passi dove sento questa abbondanza. nulla da eliminare, naturalmente, ma da trasformare. leggerei la musica di qualche passo di vangelo. se ti entra quella, poi risolvi da solo... mi sembra di accorgermi che è quello che vorresti... ma potrei sbagliare. in contrapposizione poi al linguaggio. grosso modo le espressioni che ritengo più corpose te le ho segnate... avrò fatto anche un po' di confusione, ma tu capirai

ecco tutto detto in fretta, magari successivamente mi viene altro



al_qantar, 22/01/2014 13:29:

ho urgente bisogno di pareri, amici miei, per andare avanti. Questo testo ha un'importanza fondamentale per me. E siate crudeli per favore!

dicono che sono tanti e ciascuno ha il suo paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte settantadue
misteriose mani tutte numerate, senza buchi
senza frutti e due dita soltanto in forma di croce

il profeta smise di parlare proprio mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco e prima
dello zero, quando il tuono evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti da parecchio e senza lasciare odori

s’impossessarono di due tre coscienze alcuni
antropologi
ma era un bluff giusto per essere invitati al matrimonio
più coscienze in una sola persona può sembrare dispersivo
e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
che vendeva pure sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani senza un vero perché

sull’arco a sesto ottuso della porta di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
ora ricordo erano tre antropologi e una stella

-Sofia, Sofia- chiamava qualcuno(questo invece lo toglierei del tutto)
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva-

ci sarà un processo prima o poi?
ci difenderà un corridoio ebraico più in alto delle mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
ché già sin d’allora certi peli crescevano al contrario?




al_qantar
mercoledì 22 gennaio 2014 15:40
molto chiaro Dani, adesso provo ad "ammansare" gli abbondanti, credo siano troppi! riguardo al linguaggio, non vorrei fare "il rosario" vorrei mantenere un certo distacco vagamente laico e il timore mio è, appunto, di cadere nel troppo mistico.
La verseggiatura mi da da pensare, ma anche lì mi piacerebbe mantenere il verso lungo dove si può.

Vado e ri-posto.

Sai è la prima volta che studio una poesia mentre nasce ma è troppo importante per lasciare debolezze. Poi ti spiego.
al_qantar
mercoledì 22 gennaio 2014 17:03
ho fatto un pò di pulizia riallineando!


dicono che sono tanti e ciascuno ha il suo paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte settantadue
misteriose mani tutte numerate, senza buchi
senza frutti e due dita soltanto in forma di croce

il profeta smise di parlare mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco e prima
dello zero, quando il tuono evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti senza lasciare odori

alcuni antropologi s’impregnarono di due tre coscienze
ma era un bluff giusto per essere invitati al matrimonio
più coscienze in una sola persona può sembrare dispersivo
e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
che vendeva sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani

sull’arco a sesto ottuso di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
erano tre antropologi e una stella

-Sofia, Sofia-
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva-
ci sarà un processo prima o poi?
riuscirà a difenderci il corridoio ebraico più in alto delle mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
ché già allora certi peli crescevano al contrario?




fabella
mercoledì 22 gennaio 2014 17:29
ecco l'ho stampata, così me la studio anche portandomela appresso [SM=g2829698]



comunque, a te l'ho già detto. ma devo dirlo per tutti, anche per i lettori. ho usato in maniera non chiara la parola "vangelo. devo specificare che l'ho solo ed esclusivamente fatto in senso letterario, come esempio di linguaggio, di costruzione grammaticale e per riflettere sulla valenza della ripetizione. ci tenevo a sottolinearlo [SM=g7535]


riguardo a noi, torno presto a dirti della seconda versione... intanto spero anche nel parere degli altri [SM=g2843109]
Francesca Coppola
mercoledì 22 gennaio 2014 18:05
Re:
parto dall'ultima versione, in grassetto tutte le modifiche consigliate:


dicono che sono tanti e ciascuno ha il suo paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte, settantadue
misteriose mani tutte numerate, senza buchi
senza frutti e sole due dita in forma di croce

il profeta smise di parlare mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco e prima
dello zero, quando il tuono evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti senza lasciare odori

era un bluff giusto per essere invitati al matrimonio
ma quei antropologi s’intrisero di due tre coscienze,
più coscienze in una sola persona può confondere -certo

e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
pronto a cedere sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani

sull’arco a sesto ottuso di un segreto
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
erano tre antropologi e una stella

-Sofia, Sofia-
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva-
ci sarà un processo prima o poi?
riuscirà a difenderci il corridoio ebraico più in alto delle mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
ché già allora certi peli crescevano al contrario?



*misteriose, lo ometterei, in quanto già con il resto riesci a infondere una certa aria che richiama l'aggettivo.


* tuono, invece non mi suona (che gioco di parole) cercherei fra i sinonimi tipo boato, fracasso, rimbombo.

* erano tre antropologi e una stella, non so... forse lo eliminerei.


Così, a freddo, sono le prime cose che mi risaltano agli occhi.

Un caro saluto


al_qantar
mercoledì 22 gennaio 2014 20:51
interessante la variante nella terza strofa!
Tieni conto, Francesca che sto usando un atteggiamento esoterico, per questo ho scritto "arcano" quello dei tarocchi per essere precisi ed il riferimento è ad una carta ben precisa. Stessa cosa vale per il discorso "tuono" ma li il termine boato può starci bene. devo riflettere parecchio sull'arcano/segreto.
Il verso dei tre antropologi si potrebbe anche eliminare ma volevo uscire un attimo dal contesto della strofa e richiamare il precedente, giusto per creare una dinamica di "saliscendi"

In questo testo, come si comprende facilmente sto curando i significati
prima che i suoni, cosa che intendo fare successivamente contrariamente a quello che è il mio abituale modus. La struttura è complessa e richiede cure ed equilibri molto delicati ma non voglio indebolimenti perché le strofe sono brevi e a se stanti; una mappatura, quasi frattali che richiedono molta attenzione.

Grazie Francesca dei suggerimenti, ma non ti fermare qui, per favore!

Tiabbraccio forte.
ggiacinto
mercoledì 22 gennaio 2014 21:14
Non credo di essere all'altezza di darti qualche suggerimento, posso dire solo che mi piace molto, per mio gusto, come io amo leggere.

Poi, non si fa in tempo a fermarsi per riflettere, i tuoi versi sono una corsa senza fine!

[SM=x2823269]

al_qantar
mercoledì 22 gennaio 2014 22:10
Carissimo Salvatore, io non credo proprio in quello che hai detto! Tutti siamo all'altezza di tutto!

Ti ringrazio per l'apprezzamento ma trovaci, per favore, il punto debole!
Ci sarà qualcosa che tu avresti scritto diversamente.

Sei tanto caro, grazie.
Francesca Coppola
mercoledì 22 gennaio 2014 22:46
sì, ma nota qui:

sull’arco a sesto ottuso della porta di un arcano

crea un richiamo che non sempre è piacevole, allora opta per oscuro - iniziatico...

per quanto concerne il verso degli antropologi e una stella, mi era chiaro sin dall'inizio il richiamo alla strofa precedente ma, con tutta onestà, non riesce a crearlo, magari è solo da riformulare, non so...

vedi che la variante nella terza strofa, alla fine è solo uno spostamento di versi e il cambio di un verbo.


Devo aggiungere anche che la tua ricerca collima con la mia, che ultimamente curo meno la musicalità e dico ciò che voglio dire.


Ti abbraccio forte anch'io Seb!
ggiacinto
mercoledì 22 gennaio 2014 22:54
Azzardo, sono solo piccoli accorgimenti in alcuni punti che sentirei più fluidi, eliminando degli articoli e sintetizzando un pò. La frase in neretto la sento poco, non saprei darti un'alternativa ma forse ha bisogno di un tono più poetico. Tutto qui, per me.

dicono che sono tanti e ciascuno ha un paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte settantadue
misteriose mani tutte numerate, senza buchi
senza frutti e due dita, sole, in segno di croce

il profeta smise di parlare proprio mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco e prima
dello zero, quando il tuono evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti da parecchio e senza lasciare odori

s’impossessarono di due tre coscienze alcuni antropologi
"ma era un bluff giusto per essere invitati al matrimonio "
più coscienze in una sola persona sembrano disperdersi
e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
che vendeva pure sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani senza un vero perché

sull’arco a sesto ottuso della porta di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
ora ricordo erano tre antropologi, e una stella

-Sofia, Sofia- chiamava qualcuno
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva-

ci sarà un processo prima o poi?
ci difenderà un corridoio ebraico più alto che le sue mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
ché già sin d’allora certi peli crescevano al contrario?

[SM=x2823269]

ah non avevo fatto caso che anche Fabella inciampava come me sugli stessi punti!
fabella
mercoledì 22 gennaio 2014 23:41
a questo punto, tanto vale provare a dare quegli ultimi tocchi, quasi come fosse la mia.. vedi se può servire.




dicono che son tanti ciascuno col suo paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte
settantadue misteriose mani, senza buchi
né frutti, solo due dita a formare una croce

smise il profeta di parlare mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco
prima dello zero, quando il tuono evangelico
avverte i fedeli del sacrificio compiuto
i pesci aritmetici erano finiti senza lasciare odori

alcuni antropologi s’impregnarono di due tre coscienze
un bluff, giusto per essere invitati al matrimonio
più coscienze in una persona sola ci disperde
da una trinità che non fa bastare il vino, né le palme
anche se i soccorsi arrivarono in tempo -dice l’editore
che vendeva sacche per cadaveri speciali

le chiesero il suo nome e lei rispose
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e troppe pietre caddero da troppe mani

sulla volta a sesto ottuso di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
lancia un dolore, lo chiamano pensiero
come unica forma di vita, tre antropologi
e una stella

-Sofia, Sofia-

sono Maddalena -ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva

ci sarà un processo prima o poi?
riuscirà a difenderci il corridoio ebraico più in alto delle mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
che già d’allora certi peli crescevano al contrario?



rimango perplessa su segni, perché non ho colto bene il significato [SM=g10324] ma lo avrei d'istinto sostituito
al_qantar
giovedì 23 gennaio 2014 16:02
Re:
Francesca Coppola, 22/01/2014 22:46:

sì, ma nota qui:

sull’arco a sesto ottuso della porta di un arcano

crea un richiamo che non sempre è piacevole, allora opta per oscuro - iniziatico...

per quanto concerne il verso degli antropologi e una stella, mi era chiaro sin dall'inizio il richiamo alla strofa precedente ma, con tutta onestà, non riesce a crearlo, magari è solo da riformulare, non so...

vedi che la variante nella terza strofa, alla fine è solo uno spostamento di versi e il cambio di un verbo.


Devo aggiungere anche che la tua ricerca collima con la mia, che ultimamente curo meno la musicalità e dico ciò che voglio dire.



Ti abbraccio forte anch'io Seb!






Sull'Arco: avevo notato ed ho corretto con "sul dorso" preferendo mantenere "arcani" che mi riporta ad una immagine più diretta.

si mi piace lo spostamento nella terza strofa ed anche il verbo che hai usato.

voglio riflettere ancora un pò sulla necessità del verso degli antropologi che intendo soprattutto come decontesto, non so Francesca, ci sto pensando.
ti aggiorno!

baciazzo!


al_qantar
giovedì 23 gennaio 2014 16:09
Re:
ggiacinto, 22/01/2014 22:54:

Azzardo, sono solo piccoli accorgimenti in alcuni punti che sentirei più fluidi, eliminando degli articoli e sintetizzando un pò. La frase in neretto la sento poco, non saprei darti un'alternativa ma forse ha bisogno di un tono più poetico. Tutto qui, per me.

dicono che sono tanti e ciascuno ha un paradiso
tutti nelle mani di una fata bifronte settantadue
misteriose mani tutte numerate, senza buchi
senza frutti e due dita, sole, in segno di croce

il profeta smise di parlare proprio mentre accusavano
un campo profughi appena sopra il fianco e prima
dello zero, quando il tuono evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti da parecchio e senza lasciare odori

s’impossessarono di due tre coscienze alcuni antropologi
"ma era un bluff giusto per essere invitati al matrimonio "
più coscienze in una sola persona sembrano disperdersi
e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
che vendeva pure sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- con aria da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani senza un vero perché

sull’arco a sesto ottuso della porta di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
ora ricordo erano tre antropologi, e una stella

-Sofia, Sofia- chiamava qualcuno
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva-

ci sarà un processo prima o poi?
ci difenderà un corridoio ebraico più alto che le sue mura?
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
ché già sin d’allora certi peli crescevano al contrario?

[SM=x2823269]

ah non avevo fatto caso che anche Fabella inciampava come me sugli stessi punti!




Mi piace, Salvatore l'indeterminativo davanti a paradiso. Però dovrei staccarlo dal contesto, magari mettendolo tra parentesi o trattino, per non sconvolgere i versi successivi:

dicono che sono tanti -e ciascuno ha un paradiso-
tutti nelle mani di una fata bifronte...

Si, mi piace!
Grazie! [SM=g8139]
al_qantar
giovedì 23 gennaio 2014 16:22
Leggo e rileggo Fabella, mi piace il dinamismo impresso alla terza strofa tuttavia rimango perplesso sul verbo prima del soggetto nella seconda! [SM=g10324]

sui "segni" ti ho già dato spiegazioni e non mi pare sostituibile.

Rileggo!
fil0diseta
giovedì 23 gennaio 2014 16:53
Re:
al_qantar, 23/01/2014 16:22:

Leggo e rileggo Fabella, mi piace il dinamismo impresso alla terza strofa tuttavia rimango perplesso sul verbo prima del soggetto nella seconda! [SM=g10324]

sui "segni" ti ho già dato spiegazioni e non mi pare sostituibile.

Rileggo!




non perplimerti. ti ho segnalato solo un punto di vista, salendo un pochino con l'elicottero [SM=g8231]

lastrega65
venerdì 24 gennaio 2014 10:32
Al chiama strega risponde, naturlamente con tutta l'umiltà che conviene ad un'allieva davanti ai suoi maestri.
Mi piace il paradiso con l'inderminativo davanti e per contrappunto metterei il determinativo davanti alla fata bifronte, che mi fa pensare a un'essere unico, come era Giano, dio degli dei.

dicono che sono tanti -e ciascuno un paradiso-
ognuno nelle mani della fata bifronte settantadue
misteriose mani numerate, tutte senza buchi
tutte senza frutti,due dita soltanto a fare la croce

Mi fermo qui che devo scappare, ma tornerò su questa tua che mi voglio stampare per avvicinarmici un poco di più. Fortissimo il simbolismo, trovera sicuramente il giusto equilibrio tra musica e senso come tu sai egregiamente fare. Certo non è una avventura facile questa tua, complimentisTimoli
al_qantar
martedì 28 gennaio 2014 11:15

versione (non definitiva) un pochetto "potata" e allungata



compro oro e legni


dicono che sono tanti - ciascuno ha un paradiso-
tutti nelle mani della fata bifronte
settantadue mani numerate, senza buchi
senza frutti e due sole dita in forma di croce

il profeta smise di parlare mentre accusavano
campo e profughi appena sopra il fianco prima
dello zero, quando il boato evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio ma i pesci aritmetici
erano finiti senza lasciare odori

era un bluff giusto per trovarsi al matrimonio
ma gli antropologi s’intrisero di due tre coscienze
-più coscienze in una sola persona può confondere -
e a capire una trinità non fa bastare il vino né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
ben fornito di sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome rispose senza remore
-sono Maddalena- da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani

sul dorso a sesto ottuso di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
erano tre antropologi e una stella

-Sofia, Sofia-
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva
ci sarà un processo prima o poi?-

riuscirà a difenderci il corridoio ebraico più in alto delle mura
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
che già allora certi peli crescevano al contrario?

vogliamo credere che il vento non ci porterà via
e che la riscossione delle parole andrà a buon fine
sempre che un merovingio non raccolga qualche sfida
arrotolata sotto spigolosi vetri al centro di Parigi
dove l’acqua somiglia a una madonna
e la luna è un cenno verticale senza code

chissà se ci spaventerà la sostituzione
dei riti deformati da certe intelligenze
per vizio o paura del corretto governo
e del giudizio ormai scoria



[SM=g10324]




fabella
venerdì 31 gennaio 2014 07:35
Re:
al_qantar, 28/01/2014 11:15:


versione (non definitiva) un pochetto "potata" e allungata



compro oro e legni


dicono che sono tanti - ciascuno ha un paradiso-
tutti nelle mani della fata bifronte
settantadue mani numerate, senza buchi
senza frutti e due sole dita in forma di croce

il profeta smise di parlare mentre accusavano
campo e profughi appena sopra il fianco prima
dello zero, quando il boato evangelico avvertì i fedeli
dell’avvenuto sacrificio, ma i pesci aritmetici
erano finiti senza lasciare odori

era un bluff giusto per trovarsi al matrimonio
ma gli antropologi s’intrisero di due tre coscienze
-più coscienze in una sola persona può confondere -
e a capire una trinità non fa bastare il vino, né le palme
ma i soccorsi arrivarono in tempo disse l’editore
ben rifornito di sacche per cadaveri speciali

eppure quando le chiesero il nome, lei rispose senza remore
-sono Maddalena- da madre immensa
e molte pietre caddero dalle mani

sul dorso a sesto ottuso di un arcano
c’è un segno che sottrae, che disossa i martiri
e lancia un dolore e lo chiamano pensiero
come fosse l’unica forma di vita
erano tre antropologi e una stella

-Sofia, Sofia-
-sono Maddalena ho detto, ho una sedia per chi è stanco
ventuno braccia e un matto di riserva
ci sarà (e vi sarà)un processo prima o poi?-

riuscirà a difenderci il corridoio ebraico più in alto delle mura
oppure Buster Keaton confonderà i segni senza sapere
che già allora certi peli crescevano al contrario?

vogliamo credere che il vento non ci porterà via
e che la riscossione delle parole andrà a buon fine (per me troppi futuri consecutivi)
sempre che un merovingio non raccolga qualche sfida
arrotolata sotto spigolosi vetri (ricordando il vecchio nick di Greta Rosso: strepitio di vetri) al centro di Parigi
dove l’acqua somiglia a una madonna
e la luna è un cenno verticale senza code

chissà se ci spaventerà (a spaventarci sarà) la sostituzione
dei riti deformati da certe intelligenze
per vizio o paura del corretto governo
e del giudizio che ormai è scoria



[SM=g10324]








vedi se comprendi cosa ho inteso... dove non fosse, ne riparliamo [SM=g2834784]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:37.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com