cino720
mercoledì 1 agosto 2007 15:18
cosa mi ha salvato
la mareggiata
ci ha restituito i corpi
dei cortili annegati di voci, di risa,
non sento più la forza
di quei luoghi che ci hanno posseduto
come febbre nel sonno
persi i sentieri
di chi giocava a sognare
non rimane che rigirare
le tasche vuote dei bambini,
qui, davanti al mare
spesso mi chiedo cosa mi ha salvato
ritrovandomi a pensare
alle fughe delle opere d'arte
fino alla nostra prima volta
quando con le mani mi dicevi
-amore fai piano-
cino720
elfo nero
venerdì 3 agosto 2007 01:00
Una poesia che dona emozioni e strane sensazioni. Originale e scritta benissimo, di ottima ispirazione
Complimenti
te_verde
domenica 5 agosto 2007 19:37
Cino, tu sai miscelare le immagini fino a creare dei quadri di rara intensità.
In questi versi una varietà di situazioni ha in comune il filo conduttore del ricordo.
Mi piace l'aria rarefatta che si respira nella prima e nella quarta strofa fa da contrappunto a quella materiale della seconda ed alla delicatezza della terza e dell'ultima.
Sei un sapiente farmacista del verso e lo dimostri ancora con la chiusa dove riesci a far sospirare sull'onda di ricordi che accomunano tutti(o quasi) i lettori.
sandra