dove i morti

Siamo decisamente noi
in quelle decisioni che si prendono
il sabato pomeriggio
nell’intervallo tra il prima
e il dopo di una partita di calcio
o di un bicchier di acqua
della salute
tra il grande fratello e la disfida
di Barletta
tra un' Ici versata e un posteggio
mancato

tra l’attenzione del vespro
e i crisantemi al cimitero
dove i morti

Siamo decisamente noi
così abbozzati
tra il secco della creta
e l’acqua senza
un briciolo di terra
a stento, noi
per un fiore di marmo
da guardare

al vespro
dove i morti



non sono brava nei commenti, ma quando riesco leggeermente a seguire
anche con parole più basse, delle altre scritte, sento poesia
e mi piace tanto.
Ti ringrazio anche per il commento alla mia. Hai saputo osservare con occhio libero e sensibile. E hai scritto così

Sì Lucia, dalla tua è uscita questa. E sono contento di averti porto quella sonorità con cui hai essenzializzato questi tuoi bellissimi versi.

Grazie a te di cuore; e un pensiero a tuo Padre.


walter

Doppia gonna marrone
ché non sia nebbia a lutto
nel mama-non-mama
sulle lingue di menelicche
dei crisantemi

Sono fiori di vetro, le corolle
sulla balaustra profonda 0,25
a metà coi morti dirimpetto

Avrò le scarpe rosse d'ordinanza

Sarà silenzio
fra il cemento e le impalcature
sempre pronte all’uso
nella terra intrisa di sguardi,
che si ricordano
con il nodo
di una cravatta sempre
troppo stretta in gola.

E si dimentica
il profumo della menta
selvatica tra i lumini
di una volta all’anno
perché di più non si riesce.

Mentre qualcuno chiede:
dove giace mio fratello?

è quasi novembre e



Non sappiamo niente, loro sono
vicini tra il nostro piede e il dito
teso in una distanza d’orizzonte,
,nello sgocciolìo di un rubinetto
rotto, sopra una mattonella 15 x 10