Dopo una giornata del tutto casalinga (fatta conserva di pomodori)cosa c'è di meglio se non cambiare registro e riposarmi tra le vostre pagine di poesia?
Ed ecco che ho trovato questa proposta di Daniela, con l'idea del laboratorio che m'intriga parecchio; certo che ne è passato di tempo ma, come si suol dire, verba volant, scripta manent!
Anche se è una pagina datata, ho pensato di tirarla su pensando che a Settembre o più in là, a vacanze passate, con un clima che ci faccia finalmente respirare, sarebbe interessante continuare a lavorare ad una idea del genere, non solo sull'input di questa poesia ma anche su altre ancora
Unica pecca è che la poesia di base che fa da "stimolo" ad elaborazioni personali non l'ho afferrata quasi per niente
diciamo che è come se alcuni versi litigassero fra loro...
il finale però è molto nelle mie corde, cosicché ne ho fatto quasi un ricalco fedele; invece nella prima parte e in quella centrale ho deviata volutamente e me ne sono andata per conto mio, alla ricerca di:
- una maggiore unitarietà del testo
- uno sviluppo dove eventuali imprevediilità siano compatibili nella loro dinamica
- per quanto possibile nel verso libero, la ricerca di scorrevolezza o musicalità, anche se sicuramente perfettibile.
Insomma ne è venuto fuori questo testo, che a me non dispiace, anzi
E a voi?
***
ai fuochi risponde fuoco
- io che affondo nella palude
tu in doppiopetto leggi all'altare
parole che mi tengono fuori
da una grammatica senza eccezioni -
nel giorno che biasimerai il sorriso
sarai vestito da ricco straniero
cadrà a terra il vaso di miele
si udrà solo lo strappo d'organza
poi farà scuro nell'aria ai mulini
a testa in giù il sole sulla campagna
firmerà il congedo dalla tua voce
allora saprò tornarmene indietro
dove il silenzio ha profumo di pace
e il sussurro di un giglio
compie l’ascesa
***
Vi aspetto
Rosanna