fiorellino

Francesca Coppola
lunedì 21 aprile 2014 22:44

è un fiore irrisolto quello imbastito fra l’aria
del mio palazzo e il prato delle semi-paure
tu che vuoi amore nei figli delle occhiaie
nella canzone cantata da sempre

perché quel giorno hai creduto in festa
dimenticando che dietro un viaggio
s’affaccia il mare, perché l’arcobaleno
nasce dai tuoi fianchi _ involucro
di tutti i miei impegni
annamariagiannini
martedì 22 aprile 2014 16:22
un saluto e un bacio...ora son qui con il mio nome che avevo perso l'altra password, ma per voi sono e rimango lastrega
fabella
mercoledì 23 aprile 2014 08:21
piaciuta tanto e non so... forse mi cimenterò in una risposta. per ora l'ho stampata e me la porto appresso, per appuntarci vicino qualche mio verso [SM=g2842740]
fabella
mercoledì 23 aprile 2014 08:23
Re:
annamariagiannini, 22/04/2014 16:22:

un saluto e un bacio...ora son qui con il mio nome che avevo perso l'altra password, ma per voi sono e rimango lastrega




ma tu, sempre le password perdi? quando imparerai a tenere un pro memoria? [SM=g8231]

saluto e bacio a te lastrega [SM=g7542]
fabella
mercoledì 23 aprile 2014 12:40
Re:
Francesca Coppola, 21/04/2014 22:44:


è un fiore irrisolto quello imbastito fra l’aria
del mio palazzo e il prato delle semi-paure
tu che vuoi amore nei figli delle occhiaie
nella canzone cantata da sempre

perché quel giorno hai creduto in festa
dimenticando che dietro un viaggio
s’affaccia il mare, perché l’arcobaleno
nasce dai tuoi fianchi _ involucro
di tutti i miei impegni




è il colore che risolve
l'attacco tra l'ombra e la luce
l'aria lo vela di spazio a strati
come un paesaggio del Rinascimanto

e l'umiltà si apre della grande arte
scrive come una madre
nella calligrafia che comprende il bambino
che crede ancora d'essere visto
dall'alto dei cieli e resta
tra i bastoncini e le pagliuzze, al nido
prima di scoprire il mare

annamariagiannini
giovedì 24 aprile 2014 14:25
Re: Re:
fabella, 23/04/2014 12:40:




è il colore che risolve
l'attacco tra l'ombra e la luce
l'aria lo vela di spazio a strati
come un paesaggio del Rinascimanto

e l'umiltà si apre della grande arte
scrive come una madre
nella calligrafia che comprende il bambino
che crede ancora d'essere visto
dall'alto dei cieli e resta
tra i bastoncini e le pagliuzze, al nido
prima di scoprire il mare





sono girandole gli occhi
quando cercano il vento e misurano
la larghezza delle crune frapposte
tra il mare e il deserto, ti ho visto
fiorire tra le guglie del duomo
quasi fossi una luna e chiamare
tutto il bosco dal nido, aspettando le ali

Francesca Coppola
giovedì 24 aprile 2014 14:55

avevi menta fra i sogni
e non sapevi delle dune ammaccate dal tempo
del rinascimento perso o disperso
dei colori a metà punte
delle crune sempre troppo corte

io, con i massi sulla fronte
tiravo i petali di un fiore qualunque
ma tu, piccolo mio
senza guardare, proprio come il sole
che non decide chi irradiare
ti infili fra albero e notte

e allora la chioma, palpebra di Dio
si allunga a proteggere il tuo nome



fabella
venerdì 25 aprile 2014 10:08

mi paragoni all'aurora verde come l'oro
dove il fiore è il sole e tu
resti in controluce coi capelli biondi
prima di salvarti da un incendio.
ed io che muoio nell'ombra di una luna


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