Ciao Fabella,
ci sono versi che mi piaciono molto in questa tua, come il pieno giorno ed il silenzio al secondo verso, farei però un'inversione attribuendo
pieno a
silenzio: una forzatura, forse, ma io penso che lo amplifichi in un senso di pace, comunue mi è venuta questa idea (perdonami se inopportuna) perché il verso mi si è presentato da sé in forma di endecasillabo; ed anche il primo verso potrebbe essere "alimentato" secondo questo metro assai armonioso (io la luce ammuffita l'ho percepita come se fosse stanca, ma potrebbe essere un altro aggettivo ;
mi è piaciuta molto anche la strofa dei colori, tantissimo, ma anche qui completerei il verso del bianco in endecasillabo inserendo
solo o
sempre;
il verso che non mi soddisfa invece è quello il terzo:
nella prima versione per i motivi già osservati, nella seconda non vedo la necessità della
e e del
che ma soprattutto sento che si impongono troppe desinenze e consonanze in erre: considerato che ci sono anche "prudono" e dopo "prende", questo verso
e le mani che prudono senza poter fare rumore
cercherei di asciugarlo così:
le mani prudono ma senza far rumore
(dove il
ma può non piacere ma assume un senso oppositivo che chiarisce il contrasto)
Prova a leggere alternativamente ad alta voce la prima parte in entrambi i modi:
in questa luce ammuffita
il pieno giorno conserva il suo silenzio
e le mani che prudono senza poter fare rumore
ed il lavoro prende la sua piega
l'azzurro va dove ci vuole azzurro
il bianco, dove occorre il bianco
in questa luce stanca e un po' ammuffita
conserva il giorno il suo silenzio pieno
le mani prudono ma senza far rumore
ed il lavoro prende la sua piega
l'azzurro va dove ci vuole azzurro
il bianco dove occorre sempre il bianco
Tutto bene nella seconda parte secondo me, però rivedrei la versificazione, perché non ha senso spezzare il verso con il "per" che non ha certo la funzione di enjambement:
i cassetti gonfiano fino a confondere
l'ordine della loro stessa numerazione
l'oro aspetta la cera per
venire fuori dai profili più stretti
propongo:
i cassetti gonfiano fino a confondere
l'ordine della loro stessa numerazione
l'oro aspetta la cera per venire fuori
dai profili più stretti
Chiaramente la mia è una delle tante letture da lettrice che possono servire o non servire affatto all'Autrore/trice
e anche in questo caso le decisioni finali spettano unicamente a te
Ciao