Re:
fabella, 08/09/2014 10:59:
i gigli di settembre sono bassi, un po’ chiusi
o sfilacciati come la neve dove ha suonato il corno
il profumo lo rilasciano di notte, come te
che rilasci gli abbracci, i baci un po’ stretti
mi trovo lì nel tuo batticuore: sangue, segreto
pozzanghera, corrente. fiume che si getta nel sale
saluterò la casa con un “eterno riposo”
dove seppellire il mio sogno d’agosto
col mare dei tuoi occhi che mi resta addosso
i gigli di settembre tendono a chiudere i petali
sono come gli uomini quando attraversano i ricordi
lasciano dietro il profumo del mare,
a volte del fuoco o degli eterno riposo
dentro gli abbracci hanno rimanenze di sguardi,
voci attese per un anno ancora
e commiati che fanno tacere il cuore,
assumono il sapore di una estate
alla quale perdonare il distacco
poi tutto tace nel colore dei ciclamini
il sangue si fa fiume che si getta negli incroci
ed il sentiero ritrova le ouverture di periferia
Non potevo che salutarti così.
Bentornata fabella. Cercheremo di rendere meno triste questo tuo distacco dalle cose e dalle persone amate.