Francesca Coppola
venerdì 14 giugno 2013 20:05
poi arrivi tu
e il dispetto nasce forte
a fronte, a mano, dentro
cercarti e non volerti
prenderti e voltarmi
tu scateni e nascondi
in questo afferrarci le ombre
il giorno prima
ché senza voce nascono peonie
in una zona morta
al_qantar
sabato 15 giugno 2013 14:50
Re:
porto un segno e tu lo rimandi
alle maioliche inconsuete
distraendo il senso di quelle ombre
che hanno sorretto il giorno prima
tendi e reclini le bocche delle buche
nelle zone vegetali mentre vorrei
essere carne che cresce
vicino ai meccanismi espansi della pelle
Francesca Coppola
domenica 16 giugno 2013 13:05
sono lande di vorrei interrati quei segnali
che dici inespressi e poi sgorghi in echi
risolti fra queste braccia di radici interrotte
ma le oasi sono cartoline su libri di geografia
fra te e me quanti viali di alberi sterili
al_qantar
martedì 18 giugno 2013 12:36
raccogli tutte le tue braccia
per reggere il deserto
perché c'è sempre un fiume
che scorre nascosto e cura
ogni interruzione
nel tentativo del ripetere vivono i vorrei
quegli orizzonti che si raggiungono col sole
e tra noi, un villaggio di rivalsa
senza troppe virtù feconde
ma con tanto desiderio di esempi
Francesca Coppola
martedì 18 giugno 2013 13:15
c'è da credere e creare nei modelli
che ci vogliono fieri e meritevoli
nell'attenzione data ai viaggianti
nella sapienza di mani_ rami da me
a noi e spera quella storia completa
di slegarsi in fiordi, numeri, parole
al_qantar
giovedì 20 giugno 2013 10:48
i simboli si mettono a tacere con l'essere
e non rientrano nel gesto, nell'attesa
si aprono le sapienze dai folti paesaggi
e tu e noi rimango ginestra tra i sassi
sicuro del cielo
con tutte le parole in tasca
e le risa e le mani
Francesca Coppola
venerdì 21 giugno 2013 12:12
era un guardarti dall'alto
stringevi il sonno ancora per poco
sapevi dell'ingiustizia che accaparra
il fiato di chi non è sereno
quei fiori bianchi, il 20 giugno
il tuo prospettare ispirazione
seduti su un loculo, a raccontarmi storie