Si stanno delineando in te due stili poetici. il lirismo delle tue poesie d'amore ("fingerai lo stesso" oppure "senza tocco") più semplice da apprezzare, perché di impatto immediato.
eppoi l'ermetismo del testo in questione (e di altri precedenti), che ti fa da scudo nel narrarci le parti di te in conflitto, i momenti intimi che vivi con te stessa che ci vuoi presentare in modo sparigliato, senza nessuna logica apparente
la grafica che ti propone Mattia consente di sospendere, di indefinire senza lasciare nulla che leghi le sospensioni stesse. devono essere gli occhi, che spostandosi, colmano il vuoto logico tra un passo e l'altro.
come quando si viaggia in auto o in treno che si guardano cose diverse una dopo l'altra, senza nessuna logica se non ciò per cui la vista è attirata
per questo trovo davvero interessante la soluzione di Mattia, anche se per realizzarla credo nesessario, in funzione di quello che ho detto sopra, sfrondare il testo degli avverbi di tempo, di luogo ed altri leganti grammaticali e sintattici che puntualizzano, invece di indefinire. nel caso di questa scelta grafica non avrebbero senso. mentre potrebbe stare tutto come sta, nella versione originale.
ti bacio forte