Scusami Dani, ultimamente non ho molto tempo, sai, credo che la lettura di una poesia sia molto individuale, personale, a volte la percepiamo e sentiamo nelle vene, altre volte è proprio fuori dalle nostre corde, è naturale.
Mi piacerebbe però spiegare e dare un po' di senso a quell'elenco
di cui mi dicevi
Sono affascinata dalla voce, quella umana ha delle capacità sonore incredibili, pensa al canto armonico, che supera qualsiasi tipo di strumento. Al contempo ha la capacità di plasmare chi canta, chi usa la voce, con consapevolezza, arriva a modificare la postura del corpo, perché la voce possiede il potere della guarigione, facendola risuonare dentro, riattiva organi malati, li riequilibra. La biomusica, da anni si occupa del suono e della voce per ristabilire equilibrio mentale e fisico,
E poi pensa ai miti, alle religioni, in cui la voce, "il verbo" compie il primo viaggio verso la creazione...
Nella prima strofa è voluta, quel suono che "oltrepassa voce" è un suono di potere, quello che crea, da inizio alla creazione, quel suono che è divino s'annida, sceglie corpi, li anima: ecco, la" voce" in corsivo, a differenza della prima, è la voce dell'anima.
la voce dell'anima fa mescola, cioè, come in alchimia, miscela conoscenze, parti umane e divine, crea miti, perché l'uomo possa comprendere quale è la sua origine: è come un puzzle, che limitato solo ad una vita è difficile ricomporre, ma se srotoli la storia nei millenni puoi vedere il cammino dell'Uomo, e renderti conto che tanti elementi ci sono restituiti e hanno un senso, da ricercare... ecco, "ricompone quarti"
c'è una ricerca del soggetto che viene analizzato, spezzettato, ricomposto, per poterlo comprendere più a fondo. Anche nel linguaggio, c'è la ricerca di un suono, pensa all'uso dell'allitterazione che crea amplificazioni al senso, per svuotarlo del suo significato più ovvio e restituirlo ad altro, a percezioni diverse che ci permettono di vedere "oltre" le cose così come le conosciamo.
un abbraccio
mire