(al mio compagno di viaggio)
già s’incornicia una mattina senza sole
in questo scegliere la via di destra
un cane, un parco, un porticato
gradiresti il rumore dei motori, e non silenzi
nascosti tra modellini di giostre antiche
o il far da sé di segnaposti al vento
gareggia il petalo sulle correnti
in quell'ansa accarezzata da foglie d'ontano
un angolo benedetto, una campanella
guardando l'acqua, saluto le samare
nei volteggi acerbi giù dal ponte
ordito che ci annoda e poi ci scuce