lastrega65
mercoledì 18 aprile 2012 17:14
E restano delle letture solo le mani
tutto e il suo contrario messi in conto
a vent'anni si respirava eterni
giunti ad oggi col dubbio di arrivare
si pensava ai vecchi

invece l'ancòra slega venti nuovi
per sempre non più importante
e non più l'accontentarsi
i giorni in fila sono un treno lungo
stare soli un vezzo della pelle

ci avviciniamo adesso
col distacco insito nella parola insieme
io e tu due fili in una cruna
eppure soli,due braccia per ciascuno

ma ora lascia stare
se verrà il tempo lo sentiremo d'aria
nell'annusarci





fabella
venerdì 20 aprile 2012 10:23
Re:
E restano delle letture solo le mani
tutto e il suo contrario messi in conto
a vent'anni si respirava eterni
giunti ad oggi col dubbio di arrivare
si pensava ai vecchi

invece l'ancòra slega venti nuovi
per sempre non più importante
e non più l'accontentarsi
i giorni in fila sono un treno lungo
stare soli un vezzo della pelle

ci avviciniamo adesso
col distacco insito nella parola insieme
io e tu due fili in una cruna
eppure soli,due braccia per ciascuno

ma ora lascia stare
se verrà il tempo lo sentiremo d'aria
nell'annusarci



qui, nonostante il titolo, c'è più apertura al noi che coinvolge maggiormente chi legge. ci darei ugualmente di lima, per togliere proprio quegli ancoraggi agli avverbi e alle locuzioni che cadenzano lo svolgimento in modo cronologico.

poi la prima strofa che vuole essere? un prologo che spiega in pensiero? mentre è compito del corpo della poesia, farlo percepire???

ahahah come sono tornata catiiiiiiiiva [SM=g8190]


nononono, ci sono anche intuizioni molto buone:



i giorni in fila sono un treno lungo

stare soli un vezzo della pelle


due fili in una cruna
due braccia per ciascuno


lo sentiremo d'aria
nell'annusarci





[SM=g2842921]


lastrega65
venerdì 20 aprile 2012 11:08
Re: Re:


alè così ti voglioooooooooooooooo...hai ragione, rileggendo...ora adesso...sono in più.La prima parte voleva essere lo stato attuale, ma come dici tu deve essere la poesia che lo fa intuire, difficile per me slegarmi dal descrittivo, ma ci sto provando...proverò a limare, in questo laboratorio che mi piace assai...
lastrega65
venerdì 20 aprile 2012 11:32

riscrittura

E restano delle letture solo le mani
aperte alla malizia dell'impasto
scavando righe di forma irregolare
soffia via persempre il vento largo
dilata nel nonaccontentarsi un altro odore

i giorni in fila sono un treno lungo
stare soli un vezzo della pelle

ci avviciniamo
nel distacco della parola insieme
due fili in una cruna,due braccia per ciascuno

ma lascia stare
il tempo lo sentiremo d'aria
nell'annusarci
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