Re:
filodiseta--, 18/06/2009 8.50:
C’è ancora nebbia più in là
poco prima di questa brezza che percuote il collo
la tenda alla finestra di cotone, anche pesante
che vorrebbe ripararare il resto della stanza
un verde, quasi dipinto tra i bianco e neri
di donnine pitturate a china
Tra il vetro e la persiana, l’alveare
compagnia indomita di un girasole
che cresce, ruota il cuore attorno
alle sue lingue pressoché compiute
Come la rondine che ha scelto il corridoio tra
l’orto e il giardino, ignorando
il cigolìo della porta di servizio e l’alito del cane
che sbatte contro il nido
Mi piacciono queste sensazioni così lievi che sembrano volersi librare per far compagnia, nei sui voli, alla rondine “tra l’orto ed il giardino”.
Mi piacciono questi colori tenui, da inizio estate, con cui riesci ad incantarmi, le descrizioni di luoghi, familiari, fatta con tale maestria da farli sentire universali.
Davvero bella la personificazione del girasole con le “sue lingue pressoché compiute” e l’alveare che potremmo assurgere a metafora di un mondo lontano (relegato “tra il vetro e la persiana”), brulicante di vita e dai ritmi frenetici, che osservi da un tuo luogo privilegiato.
Mi piace la chiusa che non cerca l’effetto come verrebbe spontaneo, ma conclude, in maniera misurata, e in accordo con il resto, quello che ritengo essere uno dei testi più belli che tu abbia scritto negli ultimi tempi.
Dal punto di vista tecnico avrei modificato un paio di versi:
la tenda alla finestra di cotone, anche pesante (sembra essere una finestra di cotone)
con:
la tenda di cotone -anche pesante- alla finestra oppure
la tenda, alla finestra, di cotone -anche pesante-
e:
“
che vorrebbe riparare il resto della stanza “; eliminerei il “che”
Poi tre "tra" (uno per strofa) non sono troppi?
Per quanto riguarda il ritmo la vedrei così:
C’è ancora nebbia più in là
poco prima di questa brezza che percuote il collo
la tenda, alla finestra, di cotone -anche pesante-
vorrebbe riparare il resto della stanza col verde
quasi dipinto tra i bianco e neri
di donnine pitturate a china
Tra il vetro e la persiana, l’alveare
compagnia indomita di un girasole
che cresce, ruota il cuore attorno
alle sue lingue pressoché compiute
Come la rondine
che ha scelto il corridoio tra l’orto e il giardino,
ignorando il cigolìo della porta di servizio e
l’alito del cane che sbatte contro il nido
C’è poi un refuso nel quarto verso “ripararare”.
Ottimi versi Daniela… di quelli che piacciono a me