grazie Francesca
sì, parlo di me. sono anni che in collina tengo un diario giornaliero, sperando di incorrere in qualcosa di poetico tra le tante stupidaggini che scrivo. non si è mai realizzato, se non in minimissimissima parte. quest'anno sto cavando qualche ragno in più dal buco, dallo scrivere senza pensare pronto ad essere poesia. così ho deciso di continuare il diario, anche oltre la vacanza. mi aiuterà a non cadere più in silenzi troppo lunghi. ma soprattutto, come ben dici tu stessa in un altro commento,
a soffermarmi su eventi apparentemente abitudinari, magari senza senso [...], (e continuando con le parole di Franco, sempre sull'altro pezzo) [...]
in coordinate che di cartesiano non hanno nulla ma che tuttavia sono altrettanto potenti da rendere la propria esperienza, emozione di tutti
avete centrato in pieno. è proprio quello che vuole provare ad essere la mia poetica
abbraccio forte, forte a te e la tua piccola Ginevra