la voce di un duetto

fabella
giovedì 11 aprile 2019 15:29

oggi anche il giorno piange
di luce liquida e primo verde sui rami
il viso si bagna, ma i piedi possono ancora volare
sui tappeti di viole appena nate

quando la notte dormo fuori, la casa mi rientra
raccolta in una penombra ormai usuale
mi rischiara il color miele del mio cane
e le mandate suonano la marcia nuziale

la mia luce è tutta qui

nel mezzogiorno appoggiato sui libri
nel candelabro che prosegue il tramonto
riapre il tempo sugli scaffali della libreria
garofano a.
giovedì 11 aprile 2019 20:01
Così mi piaci e molto. sei tornata indietro ma non per questo non sei andata avanti.



la poesia non conta le parole
né agli occhi si rifà il trucco

puoi vederla in un foglio bianco
masticarla tra i silenzi
fumarla sul balcone a mezza sera

un guscio di noce -che scivola- sull'acqua
come da bambino con la vela al centro

come dentro a un bacio due parole e un punto

ad aspettare l'alba si perde il senso della notte
e qualche cicca a metà

Garofano


la voce della poesia non è nei megafoni
né sui volumi rilegati a pagamento
corre con la sua forma di fiume
oppure si ferma come le pozzanghere
s’incolla alle suole delle scarpe
o vola appallottolata nel cestino dei rifiuti

la voce della poesia si legge
sotto lo scarabocchio di un bambino
sul muro della stazione, nella tasca
di un cappotto incustodito

e rinasce nel laboratorio teatrale
di un carcere di massima sicurezza
tra i letti di un reparto per cure palliative

o batte la sua musica sui banchi di scuola

la voce della poesia si alimenta all’ombra
visibile alla mano che la raccoglie
viva nel tempo che la risorge


Daniela




[SM=g2829702] [SM=g2829702] [SM=g2829702]
fabella
sabato 13 aprile 2019 09:07

grazie Pino [SM=g2834784]
Carla.Aita
mercoledì 24 aprile 2019 21:08
I tre versi della chiusaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! Ma che spettacoloooooooooooo!
E niente, avrei voluto scriverli io!
Parti col tappeto di viole e poi SBAM e ci schiaffi una chiusa da urlo.
Ah... Ciao fabe


Carla


Carla.Aita
mercoledì 24 aprile 2019 21:11
la poesia non conta le parole
né agli occhi si rifà il trucco

puoi vederla in un foglio bianco
masticarla tra i silenzi
fumarla sul balcone a mezza sera

un guscio di noce -che scivola- sull'acqua
come da bambino con la vela al centro

come dentro a un bacio due parole e un punto

ad aspettare l'alba si perde il senso della notte
e qualche cicca a metà


Perdindirindina!



C.
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