liturgie

liturgie




nella cerimonia
dei tuoi occhi in disordine
è ancora possibile
trovare qualcosa da aggiustare

aborrire il male ovunque
non può salvarci
meglio decapitare queste sere
rimanendo mutilati e ignoti

presto le agonie
si faranno giorno



cino720

non riesco ad arrivare a fondo di questa poesia, ma ne sento la forza...

complimenti!


Ciao

Samanta

Ehi Cino, qualcosa non va?

E' davvero strano, ma non ti ci ritrovo in quella prima strofa

"nella cerimonia
dei tuoi occhi in disordine
è ancora possibile
trovare qualcosa da aggiustare "

Senza dubbio potente, ma non nel tuo stile, sembra scritta di fretta quasi con il timore che le sensazioni svanendo non lascino una traccia sufficiente per essere memorizzate.

Per il resto ti ritrovo sicuramente.

è che in questa poesia, a differenza di altre tue precedenti, il palazzo di cui spesso parlo, è già edificato. quindi il suo potere è di includere soltanto chi sta vivendo una situazione simile e provando le stesse identiche sensazioni. ed escludere in parte i rimanenti, ai quali non resta che osservare il tuo stato d'animo, con un coinvolgimento più razionale.