lastrega.65
sabato 5 ottobre 2013 14:44
Lo chiedo al mare cosa ha provato
nell'ingoiare ancora una volta
un pugno di uomini, fagotti slegati
da terre lontane dove grida la guerra
dove un pezzo di legno fa i sogni
lo chiedo al mare di chiamarli per nome
che in fila su quella banchina non hanno colore
io resto nella mia cuccia a guardare che piove
mentre la morte si veste di ottobre e di vento
mi sento cadere di foglie e parole svendute
inutile, come un verso che non dice poesia
garofano a.
sabato 5 ottobre 2013 22:25
Re:
lastrega.65, 10/5/2013 2:44 PM:
Lo chiedo al mare cosa ha provato
nell'ingoiare ancora una volta
un pugno di uomini, fagotti slegati
da terre lontane dove grida la guerra
dove un pezzo di legno fa i sogni
lo chiedo al mare di chiamarli per nome
che in fila su quella banchina non hanno colore
io resto nella mia cuccia a guardare che piove
mentre la morte si veste di ottobre e di vento
mi sento cadere di foglie e parole svendute
inutile, come un verso che non dice poesia
Lo chiedo al mare
il dolore di ingoiare speranze
e sputare lacrime
di tingersi di rosso
senza un tramonto
perdere grida, sogni
e qualche giocattolo
sul fondo
lo chiedo al mare
perche' da loro
non ho saputo nulla
ggiacinto
mercoledì 9 ottobre 2013 20:37
Bravi Pino e Lastrega per aver trattato l'argomento, anche se
incontenibile, potremmo chiederlo solo al mare perchè.