morgan4
martedì 14 luglio 2009 23:38
Parte dalla luna uno scorcio
che non adduce il sonno e poggia
su un’attesa tradizione di squilibri
dischi d’inchiostro in giornate e volti
di vite a ricongiungersi
al fare moderno infisso nei vetri
e caviglie spesse nelle strette
laddove il caso è stato scritto
sui tuoi pantaloni d’Africa
troppo vivi nei miei chiaroscuri
a imbellettare un viso senza dono
e luce di cipria in conca alle distanze
intanto che accorcio
la mancanza e sposto
fino alla salita e poi ancora in giù
accartoccio in qua un domani
avrò il sorriso che volevi
lui che duole al rinchiuderti
quell’attimo speciale di me
simina
Francesca Coppola
mercoledì 15 luglio 2009 11:51
si, piaciuta...
sento questo tuo affinarti pian piano e questa è colma di malinconica e pathos.
Questo il passo piaciuto in particolar modo:
sui tuoi pantaloni d’Africa
troppo vivi nei miei chiaroscuri
Brava!
Ecat Mel
mercoledì 15 luglio 2009 14:13
m'intriga e nel complesso la trovo accattivante, l'unico appunto è che personalmente mi manca il fiato nel leggerla, metterei delle pause e toglierei alcune congiunzioni e preposizioni... ho provato a riscriverla così e te la vorrei proporre, che ne dici? un abbraccio
mire
Parte dalla luna uno scorcio
che non adduce il sonno e poggia
su un’attesa tradizione di squilibri
dischi d’inchiostro in giornate e volti
di vite a ricongiungersi
al fare moderno infisso nei vetri
caviglie troppo spesse nelle strette
laddove il caso è stato scritto
sui tuoi pantaloni d’Africa
troppo vivi nei miei chiaroscuri
a imbellettare un viso senza dono
e luce di cipria in conca alle distanze
intanto che accorcio
la mancanza e sposto
fino alla salita
poi ancora in giù
accartoccio in qua un domani
avrò il sorriso che volevi
lui che duole al rinchiuderti
quell’attimo speciale di me
morgan4
sabato 18 luglio 2009 17:21
che altro potrei dire se non ringraziarvi perchè anche i vostri commenti mi aiuteranno a indirizzare la mia poesia, almeno per ora
vi abbraccio forte
simina