fabella
martedì 26 marzo 2013 09:48
(il testo è molto vecchio, ma non cambio una virgola. nasce come risposta rap al “lentamente muore” di Martha Medeiros)



e lentamente muore
lo schiavo sistematico, quello del tutto pratico
che si ripete i giorni, che non s’inventa il passo
non vale un asso il suo coraggio
la voglia di cambiare, sarebbe elementare, parlare
con persone nuove, a una tavolozza
che abbozza ignote relazioni

e muore lentamente chi non ha presente
una passione, la dedizione (quando la preferenza
tra il bianco e il nero è sempre nero)
mette la precisione d’interpunzione
piuttosto che un insieme di emozione
che fa brillare gli occhi e lo sbadiglio
viene sconfitto, sempre sconfitto da un sorriso
che porta in paradiso il cuore
se il cuore fa un errore, o sente un nuovo amore

e morirà anche un po’ di malumore , se il malumore ci fa dire
-regalami un posto, quello più bello, quello per morire


e lentamente muore chi non cambia
le carte in tavola, ed è infelice
e nel lavoro non reagisce, perché non dice
-al diavolo la sicurezza, voglio inseguire un sogno
non ho bisogno, almeno oggi di consigli, del tuo consiglio
così assennato, io sono nato per agire con cipiglio -

e lentamente muore chi non viaggia
con automezzi o con i mezzi della fantasia
delle parole scritte, della melodia
n’è la prova l’armonia di sé, che lui non trova

e morirà anche un po’ di malumore , se il malumore ci fa dire
-regalami un posto, quello più bello, quello per morire


e muore lentamente ch s’abbatte
chi butta l'amor proprio, dal balcone
del nono piano,
chi dell’aiuto non sa cosa farsene
e della sua cagione passa il tempo
a lamentarsene

e lentamente muore chi fa progetti
ma molla prima dell’inizio
e poi non cerca indizio
sull’argomento né sulla variante
chi non risponde, quando è ignorante

e morirà anche un po’ di malumore , se il malumore ci fa dire
-regalami un posto, quello più bello, quello per morire

evitiamo di morire, morire lentamente
vivere è impegno, oltremodo degno
del semplice respiro indifferente
siamo pazienti, ardenti
saran felicità i nostri tormenti
ggiacinto
martedì 26 marzo 2013 13:36
...vedi Fabella, sai anche rappare una pesia [SM=g2834784]

grande!

[SM=x2823269]

ili@de
sabato 6 aprile 2013 14:43
Certo che si scoprono sempre nuove abilità di questa nostra brava "anfitriona".
Effettivamente hai delle qualità che ci sveli poco per volta come si addice a chi vuole sempre mantenere desta l'attenzione. Beh! Devo dire che ci riesci benissimo. Centellinare la tua presenza e sorprendere il minuscolo pubblico di questo piccolo angolo di tranquillità è una ottima strategia di marketing.
Scherzi a parte, magari se riuscissi a sorprenderci più spesso, non sarebbe una cattiva idea, ma mi rendo conto che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il tempo... che non basta mai (sigh!) [SM=g8172] .

@

fabella
lunedì 8 aprile 2013 11:01
vi ringrazio a tutteddue [SM=g2829702]

ili@de, hai ragione. ma lo vedo un po' come un difetto, avere troppe abilità. finalizzo la mia ricerca sempre a cose nuove, anche al di là della poesia. ma la subordino alla mia curiosità di capire fino a dove posso arrivare, e non ad una eventuale continuità. non appena raggiungo l'abilità, non m'interessa più e passo oltre.


e se da una parte tutto questo è sinonimo di libertà, dall'altra non porta a nulla, perché vi è un rifiuto di fondo alla perseveranza. elemento indispensabile invece, per raggiungere degli obbiettivi concreti...


mi piglio a mazzate da sola [SM=g8113]



[SM=g8231]
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