lastrega.65
lunedì 20 maggio 2013 16:39
non ho più cieli da inventare
chè non incontro occhi la mattina
come se ognuno li lasciasse allo specchio
come fosse normale camminare ad orbite vuote
soltanto il telegiornale
sa come far leva sul fianco del gregge
il pagliaccio di turno ci racconta stranezze
che accadono sempre a casa degli altri
una scritta lampeggia gialla e brillante
per strappare un applauso all'ennesimo
inutile funerale di stato
non mangio più fragole chè il loro colore
mi ricorda la lotta e la piazza gremita
quel respiro comune a fare di un giorno qualunque
un albero da arrampicarsi, un vento da far volare
i figli lontano, più in alto di noi
lastrega.65
lunedì 20 maggio 2013 16:51
un vento da accompagnare
i figli lontano, più in alto di noi
lastrega.65
giovedì 23 maggio 2013 12:13
mi perdo nelle orbite vuote dei passanti
come se ogni mattina lasciassero
gli occhi allo specchio
soltanto il telegiornale
sa come far leva sul fianco del gregge
il pagliaccio di turno ci racconta stranezze
che accadono sempre a casa degli altri
una scritta lampeggia gialla e brillante
per strappare un applauso all'ennesimo
inutile funerale di stato
non mangio più fragole chè il loro colore
mi ricorda la lotta e la piazza gremita
quel respiro comune a fare del giorno
un albero da inventare, un vento
da dare ai figli per volare lontano
Francesca Coppola
martedì 28 maggio 2013 14:52
mancano cieli da inventare
se non incontro occhi la mattina
è come se ognuno li lasciasse allo specchio
come fosse normale camminare ad orbite vuote
soltanto il pagliaccio in onda
sa far leva sul fianco del gregge
e ci racconta stranezze in casa d'altri
_distanti dagli altri, s.o.s. impronunciabili
eppur pronti a strappare l'ultimo applauso
al prossimo funerale di stato
ed io che non mangio più fragole
nei ricordi il colore della lotta, una piazza gremita
quel respiro comune a fare del giorno un vento da scortare
i figli lontano, più in alto di noi
*siccome il tema, a mio parere merita quantomeno una riflessione e siccome credo che tu ti sia lasciata trascinare un po' dagli eventi nella sua stesura, ci tengo a darti una visione diversa, non migliore, ma sicuramente diversa. Cosicché, spero ti consenta di apportare qualche modifica, direi più che altro alleggerimento della forma.
Un caro saluto
lastrega.65
martedì 28 maggio 2013 14:56
Re:
Francesca Coppola, 28/05/2013 14:52:
mancano cieli da inventare
se non incontro occhi la mattina
è come se ognuno li lasciasse allo specchio
come fosse normale camminare ad orbite vuote
soltanto il pagliaccio in onda
sa far leva sul fianco del gregge
e ci racconta stranezze in casa d'altri
_distanti dagli altri, s.o.s. impronunciabili
eppur pronti a strappare l'ultimo applauso
al prossimo funerale di stato
ed io che non mangio più fragole
nei ricordi il colore della lotta, una piazza gremita
quel respiro comune a fare del giorno un vento da scortare
i figli lontano, più in alto di noi
*siccome il tema, a mio parere merita quantomeno una riflessione e siccome credo che tu ti sia lasciata trascinare un po' dagli eventi nella sua stesura, ci tengo a darti una visione diversa, non migliore, ma sicuramente diversa. Cosicché, spero ti consenta di apportare qualche modifica, direi più che altro alleggerimento della forma.
Un caro saluto
grazieissime, si, hai perfettamente ragione infatti l'avevo lasciata lì e il tuo intervento mi aiuterà a rimetterci mano, oltretutto ci hai inserito dei termini che sono come il cacio sui maccheroni! vedremo cosa verrà fuori da questo sforzo comune!