riscrittura ( il tempo dell'addio)

lastrega65
lunedì 16 aprile 2012 17:41
Hai seminato grano che altri mieteranno
non c'è vento stasera,io sono qui seduta
a raccogliere le spighe da mostrarti
illusa di riannodarti al tuo giardino

rispondimi padre come hai sempre fatto
il silenzio non ha onde da giocare
sono il tuo seme e tu la mia radice
restami non è abbastanza averti dentro

il tempo dell'addio non mi appartiene
maledico l'alba che non riporta luce
qualcuno le ricordi il suo dovere
prima che l'ignoto sciolga il filo

l'ultimo sipario ha ombre lunghe
taglio fessure per farne uscire fiabe
le forbici e il bianco del lenzuolo
restano a memoria nelle mani


(C'era nebbia il giorno dei saluti
un inverno mite e i marinai
a dire il freddo fino aprile tardo
poi l'estate e tu senza tornare
)



lastrega.65
lunedì 10 febbraio 2014 17:27
Re:


Padre ( il tempo dell'addio)

Hai seminato grano che altri mieteranno
non c'è vento stasera, io sono qui seduta
a raccogliere le spighe da mostrarti
con il tuo nome a scrivere giardino

rispondi padre come hai sempre fatto
il silenzio non ha onde da giocare
sono il tuo seme e tu la mia radice
restami, non è abbastanza averti dentro

il tempo dell'addio non ci appartiene
maledico l'alba che non riporta luce
una carezza si fonde col respiro
prima che l'ignoto sciolga il filo

L'ultimo sipario ha ombre lunghe
taglio fessure per farne uscire fiabe
le forbici e il bianco del lenzuolo
scavano memorie nelle mani

(C'era nebbia il giorno dei saluti
un inverno mite e i marinai
a dire pioggia in quell'ottobre tardo
poi la neve e tu senza tornare)
lastrega.65
lunedì 10 febbraio 2014 17:28
Re: Re:
lastrega.65, 10/02/2014 17:27:



Padre ( il tempo dell'addio)

Hai seminato grano che altri mieteranno
non c'è vento stasera, io sono qui seduta
a raccogliere le spighe da mostrarti
con il tuo nome a scrivere giardino

rispondi padre come hai sempre fatto
il silenzio non ha onde da giocare
sono il tuo seme e tu la mia radice
restami, non è abbastanza averti dentro

il tempo dell'addio non ci appartiene
maledico l'alba che non riporta luce
una carezza si fonde col respiro
prima che l'ignoto sciolga il filo

L'ultimo sipario ha ombre lunghe
taglio fessure per farne uscire fiabe
le forbici e il bianco del lenzuolo
scavano memoria nelle mani

(C'era nebbia il giorno dei saluti
un inverno mite e i marinai
a dire pioggia in quell'ottobre tardo
poi la neve e tu senza tornare)




garofano a.
lunedì 10 febbraio 2014 20:07
Secondo me ci sono piccole cose da cambiare ma il tutto mi ha commosso, ogni volta che scrivo di mio padre o leggo dell'argomento e' sempre cosi':

Ciao [SM=x2823269]


Padre ( il tempo dell'addio)

Hai seminato grano che altri mieteranno
non c'è vento stasera, io sono qui seduta
a raccogliere le spighe da mostrarti
con il tuo nome a scrivere giardino

rispondi padre come hai sempre fatto
il silenzio non ha onde da giocare
sono il tuo seme e tu la mia radice
restami, non è abbastanza averti dentro

il tempo dell'addio non ci appartiene
maledico l'alba che non riporta luce
una carezza si fonde col respiro
prima che l'ignoto sciolga il filo

L'ultimo sipario ha ombre lunghe
taglio fessure per farne uscire fiabe
le forbici e il bianco del lenzuolo
scavano memoria nelle mani

(C'era nebbia il giorno dei saluti
un inverno mite e i marinai
a dire pioggia in quell'ottobre tardo
poi la neve e tu senza tornare)
lastrega.65
lunedì 10 febbraio 2014 23:52
Re:
garofano a., 10/02/2014 20:07:

Secondo me ci sono piccole cose da cambiare ma il tutto mi ha commosso, ogni volta che scrivo di mio padre o leggo dell'argomento e' sempre cosi':

Ciao [SM=x2823269]


Padre ( il tempo dell'addio)

Hai seminato grano che altri mieteranno
non c'è vento stasera, io sono qui seduta
a raccogliere le spighe da mostrarti
con il tuo nome a scrivere giardino

rispondi padre come hai sempre fatto
il silenzio non ha onde da giocare
sono il tuo seme e tu la mia radice
restami, non è abbastanza averti dentro

il tempo dell'addio non ci appartiene
maledico l'alba che non riporta luce
una carezza si fonde col respiro
prima che l'ignoto sciolga il filo

L'ultimo sipario ha ombre lunghe
taglio fessure per farne uscire fiabe
le forbici e il bianco del lenzuolo
scavano memoria nelle mani

(C'era nebbia il giorno dei saluti
un inverno mite e i marinai
a dire pioggia in quell'ottobre tardo
poi la neve e tu senza tornare)



grassie garofano e un abbraccio stretto stretto.
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