Wow!!
Daniela che dire? Più ti conosco, più mi accorgo che c’è tanto altro da conoscere.
Rimani per giorni in silenzio e poi ricompari con dei gioielli come questi.
Qualcuno che volesse trovare il pelo nell’uovo dovrebbe faticare parecchio ed alla fine aggrapparsi unicamente al significato di quel titolo che per la verità sfugge anche a me, Ma credo sia un peccato assolutamente veniale e poi, anche senza comprenderne il significato, mi sembra geniale.
Nemmeno io che notoriamente sono il massimo della genialità avrei potuto partorire di meglio (mi riferisco solo al titolo, per il resto posso solo sognarmeli dei versi così).
Cosa mi è piaciuto? Direi che tutto l’insieme è davvero interessante. Ancora una volta dai l’impressione di una ulteriore transizione.
Si evince un passaggio dalla precedente fase di poesia visiva, basata sulla potenza delle parole per immagini ,dove queste erano un mezzo al quale aggrapparsi lasciandosi trasportare dal rollio delle emozioni.
Non azzardavo interpretazioni perché non erano esse la chiave dei tuoi versi.
Qui ti vedo in una fase successiva in cui le parole, con le sapienti miscelanze hanno ancora il loro ruolo centrale, Uno studio non banale del verso, la ricerca certosina di verbi e sostantivi che rendono il verso non solo musicale, ma terribilmente potente ed incisivo.
Sarà che quando sbuffo sulle domande cieche
mi contengo nella tua capienza
laddove sono gomito e mi vuoi baciare
laddove non accetti inviti dalle amiche, anche se
preparo il doppio cambio del pigiama
e leggo bugiardini di condoms da metterti in valigia
Non mi azzardo a interpretazioni, non mi piace alla fine dovermi accorger di aver sbagliato tutto.
Questi versi suggeriscono, però, la ricerca di una verità.
C’è un gioco sottile nell’alternanza delle strofe. Come un discorso a due, ma fatto con se stessi.
Delle considerazioni alternate a moniti, quei “sappi” quasi a mettere in guardia sulla propria capacità di reazione agli affronti.
sappi che so violentare le foglie nel sottobosco
arruffarle
in un disordine apparentemente quieto
pensierini spruzzati di fragole e morsi
di rose canine e genzianelle
Una incitazione a reagire forse all’apatia o alla rassegnazione
Voglio sentirti capitolare ai silenzi
affusolarti alla vendetta conteggiando percentuali
inconciliabili
ed infine il tuo inconfondibile tocco erotico-sensuale che rende squisitamente femminile la chiusa e completa in maniera suggestiva una poesia già di per sé quasi perfetta.
Mi ha fatto solo schifo il grasso rancio in alluminio
. Una ricetta nuova?