senza colonna

filodiseta--
sabato 30 maggio 2009 10:00




sto a navigare appunti
su dita invertebrate
resto
senza colonna
quel tuo dire d'altra
d'unica o principale

di grado in grado
messa in disparte

è come

mi zavorrassi in sonno
e m'inzuppassi il peso
di battiti e respiri

l'alba che a poco serve
a storbidire il cielo
la musica che ho scelto
le voci
che non sento

ricordi di una piazza
tra il Corso e la Rotonda
una di quelle buie
se non per luci
gialle
di corridoi antichi
che intagliano il catrame

e mi sovviene un sax
nell'angolo di destra
fuori da un bar
spossato
la schiena contro il muro

bassorilievo stanco
da contaminazioni





grazie a Ecat, per l'immagine del sax
al brano musicale che mi ha regalato Francesco "mohwal- Emergency Trap" (senza sax)
e grazie a "quel tuo dire d'altra"





morgan4
sabato 30 maggio 2009 10:24
meravigliata!

ripasserò


[SM=g7831]

intanto ti spapereggio un abbraccio

filodiseta--
sabato 30 maggio 2009 10:26
e io
(per il momento)



me lo impapereggio tutto [SM=g27998]
Ecat Mel
sabato 30 maggio 2009 13:38
La trovo struggente


e me la sento cucita addosso... chissà, forse siamo sulla stessa lunghezza d'onda... anche quel "senza colonna"... è come se all'improvviso ti trovi svuotata del tuo guscio, nuda, esposta, sensibilità ed emozione a pelle viva...

senti... quasi quasi ti spapereggio anch'io... [SM=g27988] [SM=g28003]
filodiseta--
sabato 30 maggio 2009 13:50
Re: La trovo struggente
Ecat Mel, 30/05/2009 13.38:



chissà, forse siamo sulla stessa lunghezza d'onda...




sì, Mirella, credo che lo siamo. anch'io l'ho trovata struggente solo dopo aver provato provato a recitarla ...e piangevo mentre lo facevo.


sai, è tanto bello spaperare, sarei felice che si aggiungesse una papera calibrosa come te, tra noi


[SM=g7831]




filodiseta--
sabato 30 maggio 2009 15:11
morgan4
martedì 2 giugno 2009 15:16

Leggendo questa poesia, o meglio, riscrivendola a mano mi è volata in mente
l'immagine di un harem dove la prima moglie, dopo essre stata nei primi tempi l'unica passione del sultano
si è trasformata in un personaggio che gioca il ruolo della principale nella casa del marito contaminato d'altre.
E ora, questa moglie, nel mio immaginario, con la schiena contro il muro a navigare appunti,
scritti dove da unica si è traformata in principale.

Ma c'è molto di più in questa poesia e lascio ai più capaci
interpretazioni soddisfacenti,coerenti almeno.


ho una voglia della madò
di restituirti il
tesoro mio [SM=g7831]


simina
filodiseta--
martedì 2 giugno 2009 17:08
ah ecco che ti ho scoperta. allora era questa la poesia che riscrivevi ieri sera mentre stavi in msn con me. ah, poi ti devo dire, che a nulla è valso il mio riposo, in prospettiva di fare ore piccole [SM=g7910]


Ebbene della poesia hai colto la chiave di lettura, che sta proprio in quelle parole

quel tuo dire d'altra
d'unica o principale

di grado in grado
messa in disparte



Dovrebbe dire di una notte di pianto di una donna alla quale sono state dette queste precise parole: "prima eri l'unica, ora sei la principale"

e di questa donna mi sono infilata nei panni, forse solo estemporaneamente, ma con lei ho provato anch'io un po' di dolore. il suo sultano, dopo anni di passione, predica che i sentimenti verso di lei non sono cambiati, ma decide di offrire i suoi orgasmi ludici, creativi e intellettuali ad un'altra. e visto che la storia che ho letto e che ha ispirato le poesia è solo di tipo virtuale, mi è sembrato sul momento, il massimo del tradimento. per questo ho cercato di interpretare lei come il suono di un sax solitario in una piazza vuota, la notte, stanca anche di pensare di lui e delle sue contaminazioni.


eheheheh non mi dispiace proprio se mi restituisci il tesoro mio


[SM=g7831]
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