sepolture biologiche

qui sotto il bosco, la poesia
è negli alberi che piovono tutta intera
la nuvola, che nasconde e poi si apre
ai rami abbracciati, fermi, come dormissero

sarebbe facile dipingere le foglie
così annebbiate, lacrimose
dalla punta alla terra, a piombo
o in sbieco, come le dirige il vento

il destino delle foglie è il punto fermo
dove il peso dell’acqua le sovrappone
immobili, strette all’ultima soluzione

proprio la stessa che mi chiedi
di aiutarti a trovare
per la tua sepoltura biologica

ma l’eterno riposo qui, adesso
sembra ancora corrispondere alla notte
al solito abbraccio che nasce, e trema
e deglutisce il dolore ridendo
come ad anticipare il regno dei cieli

riesumata, perché mi servirà a breve