Re:
morgan4, 19/07/2009 1.13:
una volta rimuginata l’assenza
pestato l’orlo di un vestito a fiori
in baldanze e bicchieri di rosso
avrò scolpito il colpo di rinunce
e affidato all’occhio circostanze
da schermare in una mente che
ride distante negli angoli dell’inconscio
scema le voglie e strazia,
rimescola e appende ai respiri
il tocco,
sì, i pilastri ho lasciato a voi
per forgiare l’inconsistenza
sulle cose prossime al tatto
avrò gli aghi da spendere in risvolti
è una proiezione al futuro in funzione di eventi che devono ancora trascorrere. trovo pesante e statico l'uso dei participi e di alcune desinenze che a loro si accoppiano. solleverei a proietterei la poesia sostituendone qualcuno con il verbo all'indicativo.
e poi ti segnalo solamante un'altra cosa, che può non piacere, ma anche piacere (ehehehehehehheh) al mio orecchio suona troppo insistente
una volta rimuginata l’as
senza
pestato l’orlo di un vestito a fiori
in bald
anze e bicchieri di rosso
avrò scolpito il colpo di rinunce
e affidato all’occhio circo
stanze
da schermare in una m
ente che
ride di
stante negli angoli dell’inconscio
scema le voglie e strazia,
rimescola e appende ai respiri
il tocco,
sì, i pilastri ho lasciato a voi
per forgiare l’inconsi
stenza
sulle cose prossime al tatto
avrò gli aghi da spendere in risvolti
comunque leggi ad alta voce e poi vedi tu come ti suona