un ordine nuovo

apassoleggero, 04/03/2013 14:38:

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premetto che leggo quasi ogni giorno le vostre pubblicazioni e tu sei in gran crescita, a volte con intuizioni ben sviluppate grazie anche alla grande apertura di critica e agli scambi con Daniela, sempre generosa e così brava nella sua pazienza e gratuità di scambio.
questo lo dovevo dire (ma penso che Daniela sappia già della stima che ho di lei sia come autrice che come padrona di casa) perchè non tutti hanno l'equilibrio per accettare ciò che tu fai (basta vedere altri luoghi di poesia o psedotali)
detto questo mi lancio sulla tua poesia che trovo molto significativa già dalla prima strofa; sulla seconda sfoltirei un pochino, avverto pesantezza in alcune descrizioni dove forse indugi troppo...

la strofa finale mi sembra una buona chiusa

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apassoleggero, 04/03/2013 14:38:

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premetto che leggo quasi ogni giorno le vostre pubblicazioni e tu sei in gran crescita, a volte con intuizioni ben sviluppate grazie anche alla grande apertura di critica e agli scambi con Daniela, sempre generosa e così brava nella sua pazienza e gratuità di scambio.
questo lo dovevo dire (ma penso che Daniela sappia già della stima che ho di lei sia come autrice che come padrona di casa) perchè non tutti hanno l'equilibrio per accettare ciò che tu fai (basta vedere altri luoghi di poesia o pseudotali)
detto questo mi lancio sulla tua poesia che trovo molto significativa già dalla prima strofa; sulla seconda sfoltirei un pochino, avverto pesantezza in alcune descrizioni dove forse indugi troppo...

la strofa finale mi sembra una buona chiusa

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lastrega.65, 04/03/2013 14:48:

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non c'è assonanza tra questo sole
che libera le mani e il vuoto
che cancella la strada avanti

sei posata sul tavolo, sulla credenza
ma è poca cosa l'ombra della polvere
per dire il tuo nome, per arrivare a sera

dovrei trovare un ordine nuovo
a sistemare le cose e un cassetto
dove riporre la tua voce

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apassoleggero, 05/03/2013 19:16:

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e se fosse:


non c'è assonanza tra questo sole
che libera le mani, il vuoto
e cancella la strada avanti

sei posata sul tavolo, sulla credenza
poca cosa l'ombra della polvere
per dire il tuo nome, per arrivare a sera

dovrei trovare un ordine nuovo
sistemare le cose, un cassetto
dove riporre la tua voce

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lastrega.65, 04/03/2013 10:52:

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non c'è assonanza tra questo sole
che libera le mani e il vuoto
che cancella la strada avanti

sei posata sul tavolo, sulla credenza
come se ogni grano di polvere avesse memoria
la luce pizzica le corde disegnando incertezze
e io ho paure di scordare il tuo profilo
prima di aver deciso come mi chiamo adesso

dovrei trovare un ordine nuovo
per sistemare le cose e un cassetto
per riporre la tua voce

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ili@de, 10/05/2013 11:33:

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Vero! Un po' troppo elaborata quella seconda strofa che io vedrei così.

non c'è assonanza tra questo sole
che libera le mani e il vuoto,
che cancella la strada avanti

posata sul tavolo, sulla credenza,
come se ogni grano di polvere avesse memoria
ho paura di scordare il tuo profilo

dovrei trovare un ordine nuovo
per sistemare le cose e un cassetto
per riporre la tua voce

Mi piace troppo quello che ha scritto streghetta per modificarne anche solo una virgola (che poi è quello che ho fatto). Mi limito a sfrondare.



@

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lastrega.65, 10/05/2013 13:51:

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non c'è assonanza tra questo sole
che libera le mani e il vuoto
a stringere d'ombra ogni strada

sei posata sul tavolo, sulla credenza
ma sono poca cosa le orme della polvere
per dire il tuo nome, per arrivare a sera

dovrei trovare un ordine nuovo
a sistemare le cose e un cassetto
dove riporre la tua voce

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lastrega.65, 25/05/2013 00:11:

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non c'è assonanza tra questo sole
e il vuoto che lega ombre alla memoria

sei posata sul tavolo, sulla credenza
ma sono poca cosa le orme della polvere
per dire il tuo nome, per arrivare a sera

dovrei trovare un ordine nuovo
sistemare le cose,un cassetto
dove riporre la tua voce

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fabella, 27/05/2013 12:11:

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fatta piccola modifica secondo mio gusto


Tu avevi già una dicreta scrittura di base. Da allora hai imparato bene a rileggerti e a lavorare di sintesi. Ma il lavoro grosso che hai fatto è stato mentale, nel distaccarti da quella scrittura circolare che ti costringeva. Forse un po' legata a quei tuoi giochi di parole. A una difficoltà a non mischiare le cose.

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