è tempo d’imprimere un ritocco
al profilo d’una giovinetta
dall’incarnato fino, che sgrana
gli anni su una vecchia foto
rinfocolare certi chiaroscuri
dove la nostalgia ripete il cenno
allarga un desiderio ancor più stretto
urla risacche come angoli di notte
ascolta l’acqua, non c’è rabbia nell’estate
tra i nostri viaggi sopra il temporale
solo un silenzio mare e certi nodi
che ingrossano sul collo
nuotiamo dentro nella terza falda
dove saremo grotta come allora
e la parola, goccia che raccorcia il ponte
frammezzo stalattiti e l’unicorno
a te, Leonardo, per la bella pagina che mi hai dedicato
... il resto lo sai