sei lì appena incisa nel fumo ordinato di un ricordo
con tutte le mani che ti lasci attraversare lungo la valle dei cuscini
a ridosso della sera subito vicina subito luna
sei acqua liberata miele improvviso cadere di rosso tra i capelli
il verso scorre sopra un tempo immobile come il vociare delle foto
attorno al palo solitario dei silenzi saturi dell’incoerente spiegazione
unico totem che non ammette salmi ché dal niente nasce niente
risuona a lato, un tocco di gelsomini variante di un nodo che stringe
lascia ancora -ti prego- quelle tracce che non si possono fraintendere
perché io veda il battito ed il numero perché mi senta addosso
tutti i tuoi colori e le riserve che aprimmo prima del crocicchio
S
[Modificato da al_qantar 11/02/2012 16:31]