Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

al qantar

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    al_qantar
    Post: 875
    10/03/2012 16:21


    intanto non parliamo più
    e questo divorarsi riempie le ore di muscoli tesi
    di facili considerazioni senza ombre
    mentre piano si muove la lingua nel deglutire
    l’amaro del prostituire l’ultimo bello di te

    si è rotto il ponte dalle mille stanze
    dove i capelli erano gli appigli o le distanze
    e le girandole anche senza vento davano i colori
    al qantar che allarga le parole dal seno all’astro
    passando oltre la miseria del disamore

    quanti luoghi sulla lingua curiosa e sulle dita
    e dimensioni nelle vastità del ventre indefinito
    femmina d’amore circolare magia liquefatta
    per rincorrere l’armonia d’ogni respiro
    quando abbiamo perso la misura?

    intanto non parliamo
    mentre ci divora l’uno che è in noi
    e di spalle –che tenerezza- si chiede perché


    S
    [Modificato da al_qantar 10/03/2012 16:22]
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    fabella
    Post: 83
    12/03/2012 09:09
    punto e virgola
    sembra che identifichi la creatura a cui alludi, con la poesia; non una perdita, ma una mutazione profonda; la rottura del ponte come una sorta di apertura a curiosità nuove, a linguaggi nuovi;la misura persa, quasi una conquista su percorsi sempre più liberi; il conflitto finale, ancora, tra la lirica dell'io e quella universale del noi


    acussì la leggei [SM=g8231]



    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)