Laboratorio di Poesia scrivere e discutere di poesia

La fuga & Sufijan Stevens

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    fabella
    Post: 91
    16/03/2012 09:28

    ascolta fabella


    fu un partire deciso tra le gocce d’una pioggia pagana
    uno sfiorire di crisantemi

    f o g l i a dopo f o g l i a

    fu come un battesimo, la morte
    tra il cambio della guardia e il palmo di un re
    conteremo gli anelli della quercia
    che inspira cielo e pelle stinta anche sui piedi

    dove si ferma il treno saliranno i centurioni, le madame ad alzare
    le gonne, ad aprire valigie per cercare

    i b a m b i n i

    rimarranno le coliche d’un tempo piccolo
    d’anni, di vendette, disegno d’unghie
    vertigine, come una mescolanza di materiali affini
    fin quando non sfileranno i pioppi
    e allungherà l’immagine di una Madonna
    raccolta nel trifoglio

    oppure alla cima dei pensieri
    una volta di cielo lassù, dove governa il baricentro
    dove non ci aggrapperemo
    alla sottana della prima signora che abbia le sembianze di una madre




    "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)
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    lastrega65
    Post: 46
    16/03/2012 11:11
    Re:
    fabella, 16/03/2012 09.28:


    ascolta fabella


    fu un partire deciso tra le gocce d’una pioggia pagana
    uno sfiorire di crisantemi

    f o g l i a dopo f o g l i a

    fu come un battesimo, la morte
    tra il cambio della guardia e il palmo di un re
    conteremo gli anelli della quercia
    che inspira cielo e pelle stinta anche sui piedi

    dove si ferma il treno saliranno i centurioni, le madame ad alzare
    le gonne, ad aprire valigie per cercare

    i b a m b i n i

    rimarranno le coliche d’un tempo piccolo
    d’anni, di vendette, disegno d’unghie
    vertigine, come una mescolanza di materiali affini
    fin quando non sfileranno i pioppi
    e allungherà l’immagine di una Madonna
    raccolta nel trifoglio

    oppure alla cima dei pensieri
    una volta di cielo lassù, dove governa il baricentro
    dove non ci aggrapperemo
    alla sottana della prima signora che abbia le sembianze di una madre




    bellissima, toccante e magistralmente orchestrata...mi inchino.